Continua la raccolta firma per la petizione #pizzaUnesco con Fondazione UniVerde, Molino Caputo – La Farina di Napoli e APN – Associazione Pizzaiuoli Napoletani. Per incentivare l’iniziativa è partito da pochi giorni il Pizza Nomination: è stato Davide Civitiello, decretato Campione Mondiale della Pizza durante la dodicesima edizione del “Trofeo Caputo“ e patron della pizzeria Rossopomodoro di via Partenope (Napoli), a produrre il primo video ove ha nominato tre suoi colleghi. Il video è divenuto immediatamente virale; i nominati Pizza-Margherita

hanno a loro volta girato e condiviso altri video, nel corso dei quali sono stati nominati altri pizzaioli.
L’arte della pizza, che ben ci rappresenta nel mondo, è una conoscenza tradizionale e un bene immateriale che merita il riconoscimento da parte dell’Unesco. La pizza napoletana è l’unico tipo di pizza italiana riconosciuta in ambito nazionale ed europeo. Dal 4 febbraio 2010, infatti, è ufficialmente riconosciuta come Specialità tradizionale garantita della Comunità Europea. Si tratta di una tradizione nata a Napoli, che si tramanda da generazioni, che si è diffusa in tutta Italia ed è oggi un vero e proprio simbolo dell’Italia nel mondo.
L’Italia vuole proporre alla sede centrale UNESCO di Parigi l’inserimento dell’Arte della Pizza nella “Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’umanità“. Il riconoscimento da parte dell’Unesco proteggerebbe la pizza e l’economia ad essa legata dal fenomeno dell’italian sounding. Riconoscere la pizza, insomma, è un’occasione per salvaguardare il made in Italy. I tanti italiani e non italiani che amano il prodotto gastronomico più conosciuto del pianeta possono firmare la petizione per il suo inserimento nelle liste UNESCO sul sito www.change.org.
MC. Izzo

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 25 febbraio 2015