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L’edificio che ospita la scuola media “Sasso” è stato interessato da complicati lavori di riqualificazione attuati con i fondi PON. Gli interventi hanno apportato miglioramenti, soprattutto esterni, tra cui la messa in opera di un elevatore per disabili. Il plesso, proprietà dell’ente locale, ha, da diversi anni, problemi di fornitura elettrica a causa di un impianto vetusto e probabilmente fuori norma e di un contatore starato che non regge più il peso di un’utenza ormai appesantita da apparecchiature di uso corrente (LIM, proiettori, scanner, ecc) per i quali, forse, potrebbe anche bastare un contratto come quello a servizio dello stabile ma con un contatore perfettamente funzionante.  L’ICS “De Nicola-Sasso” che occupa lo stabile ogni giorno patisce decine di distacchi improvvisi che spengono i pc di laboratori e di ogni classe necessari alla gestione del registro elettronico ormai indispensabile. Ma ancor più grave è il non poter fare utilizzare ad alunni disabili l’elevatore che, a quanto riferisce la ditta installatrice, non riesce a funzionare correttamente per i continui distacchi energetici (pare che non si resetti il sistema e non porti l’elevatore automaticamente al piano). Ancor più grave però è l’atteggiamento dell’ente locale, sensibilizzato più volte, che affida la fornitura elettrica a ditte CONSIP che però, su interventi all’infrastruttura, non riesce ad assicurare tempi brevi dovendo attendere che il gestore della linea concedi le dovute riparazioni.
Esiste una richiesta di potenziamento ma non si comprende perché il contatore e la fornitura non possa cambiare in tempi brevi. Il direttore dei lavori PON, il geometra Di Cristo, accusa il supporto al RUP (all’architetto Ammirati) del dirigente scolastico (Prof.ssa Linda Maria-Cristina Rosi) di non aver trasmesso al comune (Ufficio Ascensori) la dovuta documentazione per la registrazione dell’impianto. A questo punto, la domanda è d’obbligo: è quindi fuori legge? Viceversa pare che il supporto al RUP accusi il direttore dei lavori di non aver richiesto la documentazione necessaria alla registrazione dell’impianto elevatore. La ditta installatrice accusa la scuola di non avere una fornitura elettrica adeguata e la blocca da diversi mesi. Il collaboratore del dirigente scolastico, il professor Giuseppe Romano ha più volte richiesto alla dirigente dell’ufficio preposto, architetto Sollo, soprattutto in fase di installazione, o un potenziamento o una nuova fornitura di una linea elettrica dedicata e il comune ha sempre ribadito di aver ottemperato e di attendere.
Ma in tutta questa vicenda, a farne le spese sono docenti e studenti: ogni giorno sono costretti a rimanere senza corrente elettrica. Una alunna, F.F.P. di 12 anni e con gravi problemi di deambulazione, pur di non fare assenze alle lezioni, preferisce salire a piedi al secondo piano del plesso, registrando circa 30 minuti di ritardo pur di essere presente in classe.
Del resto, il plesso scolastico, il prossimo anno scolastico, verrà concesso, per metà, ad un nuovo istituto (IC Mazza-Colamarino) e la scuola secondaria di primo grado De Nicola-Sasso, che occupa attualmente il secondo piano, si trasferirà al nuovo plesso di Corso V.Emanuele. L’ulteriore domanda, infine, è: i fruitori attuali del plesso potrebbero tranquillamente soprassedere, ma perché?