I “segnali” sono sempre più evidenti: il calcio europeo s’è livellato, in basso, purtroppo. Le squadre che accedono alla Champions sono tutte discretamente attrezzate, salvo le consuete eccezioni. Le compagini italiane hanno pareggiato, tutte, tranne il Napoli che ha espugnato lo stadio dello Sporting Braga, con non poche difficoltà. Lo stesso Real Madrid è riuscito ad avere la meglio sull’Union Berlino solo al 95°, ed in modo fortunoso.

Ma torniamo ai fatti di casa nostra. Sembra ormai una costante: il Napoli non disputa mai un incontro equilibrato, gioca discretamente o il primo o il secondo tempo. Scarsa forma fisica? E’ da ecludere, in quanto, come ho già detto, a volte le prestazioni sono migliorate nella seconda parte delle gare, vedi la partita contro il Genoa. E allora? Non è facile rispondere all’interrogativo. Probabilmente, ad incidere sull’alternanza di rendimento vanno presi in considerazione molteplici fattori, (nuovi schemi voluti da Garcia non ancora pienamente assimilati, meccanismi di gioco non sufficientemente ‘oleati’, diverso stato di forma dei giocatori schierati in campo, qualche situazione “equivoca” nell’equilibrio dello spogliatoio, ecc.) e soltanto il tempo potrà chiarire l’enigma.
Per adesso, godiamoci questo primo successo in Champions, giunto al termine di una partita che si poteva tranquillamente chiudere nel primo tempo (sfortunate le conclusioni a rete degli azzurri, specialmente quelle di Osimhen: due pali e altrettanti miracoli del portiere portoghese!), ma che poteva, nel finale, anche terminare con un pareggio. E riecco la ‘dannata alternanza’ riemergere ancora nella valutazione della prestazione del Napoli!
Ernesto Pucciarelli