E’ risaputo che De Laurentiis sia dotato di ottime doti professionali, imprenditoriali, gestionali, ma che fosse anche in possesso di facoltà divinatorie, credo che questo, la maggior parte delle persone – me compreso – lo ignorassero.

“Bravi tutti”, aveva scritto sui social il presidente immediatamente dopo la partita contro i felsinei. ” Dopo Bologna, ci sarà la svolta, per il Napoli”.

Ieri sera, in effetti, avversaria l’ Udinese, s’è visto in campo un altro Napoli: volitivo, determinato, propositivo, padrone assoluto della partita. Tutti, (compresi i subentrati durante la partita), da Meret a Kvara, a Politano, hanno dato il massimo, come accadeva nella passata stagione. E’ avvenuto un miracolo, calcisticamente parlando? Troppo modesta l’Udinese? C’è stato, come qualcuno dei calciatori ha accennato, un chiarimento determinante con Garcia? La verità, come spesso accade, sta nella sommatoria di tutti gli elementi sopra richiamati e, probabilmente, non soltanto in questi.



Così come era prematuro intonare il de profundis per gli azzurri alla luce delle ultime prestazioni, (l’Inter, ieri, è stata sconfitta dal Sassuolo!) è troppo presto, adesso, affermare che “il Napoli è tornato”, occorrono le controprove. Un fatto è certo: il Napoli di Spalletti, (è questo il senso dell’intervento di ADL) non esiste più. Ora c’è un altro Napoli e Garcia ha il diritto-dovere di affermare il proprio credo calcistico, fermo restando che se i risultati sul campo non saranno all’altezza delle aspettative dell’ambiente tutto, si potrà pensare ad una sua sostituzione. Quelli che vedevano il tecnico francese già con le valigie pronte per ritornare in patria, sono belli e serviti!
Ernesto Pucciarelli