AVVOCATI DEL DIAVOLO

L’amministrazione della giustizia è un servizio di cui i cittadini, in Italia, sono particolarmente scontenti. La lentezza dei processi, male di cui il Paese stenta a liberarsi, determina nella popolazione grande sfiducia rispetto alla possibilità di vedere riconosciuti i propri diritti attraverso il ricorso all’ autorità giudiziaria; nonostante ciò, le cause pendenti, su tutto il territorio nazionale, sono moltissime, in barba ai vari tentativi, spesso e volentieri discutibili, di ridurre il contenzioso. Alla luce dell’attuale situazione, sarebbe giusto chiedersi che cosa si potrebbe fare per velocizzare la macchina della giustizia. Rispondere a questa domanda, tuttavia, è cosa obiettivamente difficile, che richiederebbe ben più dello spazio riservato alla rubrica; chi scrive, allora, a rischio di sembrare scontato, preferisce evidenziare ciò che non andrebbe fatto per aggravare l’amministrazione della giustizia italiana: in primis, la riduzione degli uffici giudiziari. Diciamo ciò in quanto il Parlamento, a settembre del 2011, ha delegato il Governo a rivedere la distribuzione degli uffici giudiziari sul territorio nazionale, con una drastica riduzione degli stessi. Questa opera, che si vuole di ‘razionalizzazione’, dovrebbe portare alla soppressione di molti uffici di Giudice di pace e di varie sezioni distaccate di Tribunale (anche gli uffici di Torre del Greco sarebbero interessati da tale intervento di riorganizzazione), con buona pace di quanti ritengono che una capillare distribuzione degli uffici giudiziari sia utile supporto per i cittadini che domandano giustizia. Per il momento, nulla ancora è stato fatto, nel senso che la delega conferita al Governo non è stata ancora tradotta in decreto legislativo; tuttavia, non c’è dubbio che un simile intervento di riassetto, dettato, evidentemente, da ragioni finanziarie, rappresenterebbe un durissimo colpo per la giustizia italiana, già duramente provata. Ci auguriamo, dunque, che l’Esecutivo ascolti il grido d’allarme che si è già levato dagli operatori del settore giustizia e non proceda all’attuazione della delega conferitagli dal Parlamento.
Alessandro e Giovanni Gentile
 
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 16 maggio 2012