SALUTE E BENESSERE

L’ipertensione arteriosa , una tra le malattie più diffuse nei paesi industrializzati, si riscontra nel 20% della popolazione adulta ed è considerata uno dei maggiori problemi clinici del nostro secolo. Quest’ultima constatazione deriva dal fatto che molte volte chi è iperteso lo scopre solo occasionalmente in una visita medica senza sapere di esserlo da tempo e inoltre non sempre è facile per il medico decidere quando occorre intervenire farmacologicamente e quali farmaci somministrare. I medici distinguono due tipi di ipertensione arteriosa: una detta essenziale e l’altra denominata secondaria. La seconda rappresenta solo il 5% delle ipertensioni e viene così definita perché secondaria ad altre patologie (es. malattie renali). Invece la prima rappresenta il 95% delle ipertensioni ed è così indicata perché ancora oggi non se ne conoscono a fondo le cause. Un persona si dice ipertesa o con la pressione alta quando la pressione arteriosa minima supera costantemente il valore di 80mmHg oppure quando la pressione massima supera costantemente il valore di 130mmHg. Sia la massima che la minima sono più alte al mattino appena svegli, durante la giornata subiscono un lieve calo per poi innalzarsi verso sera e ridursi nuovamente durante la notte. Inoltre la pressione arteriosa soprattutto la massima, tende ad aumentare con l’età, probabilmente per la maggiore rigidità dei vasi arteriosi durante il fisiologico processo di invecchiamento. In ogni caso anche nel paziente anziano valori significativamente superiori a 80/130 devono essere attentamente monitorati in quanto una modifica di essi possono provocare seri problemi alla funzionalità cardiaca e celebrale. Esiste anche una correlazione tra ipertensione e obesità; infatti nel paziente obeso a causa di un incremento del volume corporeo, il cuore è costretto a svolgere un lavoro maggiore per poter pompare il sangue in tutti i distretti corporei. Per prevenire l’ipertensione è necessario effettuare almeno tre volte la settimana circa 60 minuti di esercizio fisico di tipo aerobico (passeggiate, bicicletta..) e cercare di seguire una corretta alimentazione in rapporto all’attività lavorativa evitando grassi animali, sale da cucina e il fumo della sigaretta che hanno un effetto tale da rendere rigide le pareti delle arterie.
Vincenzo Consiglio