IN CUCINA con Angie Cafiero

Questo numero trattiamo una ricetta letteraria tratta dal bellissimo libro romanzo di Michela Murgia, "Accabbadora", vincitore del premio Campiello di quest’anno ed ambientato nella Sardegna degli anni ‘50.
Un libro che se non avete ancora letto vale la pena di acquistare e, all’interno del romanzo, la Murgia fa una singolare descrizione della preparazione degli amaretti sardi: “In bella mostra stavano allineati tutti gli ingredienti necessari per gli amaretti, e in quella filiera profumata ciascun paio di mani, comprese quelle della futura sposa, avevano il suo preciso tempo di intervento. Da un lato stavano le mandorle dolci, sminuzzate con la mezza luna fino a ridurle a un niente, custodite dentro un ampio bacile di terracotta smaltata, pronte per essere mischiate alla farina e alle uova in un biscotto che sarebbe finito nel forno con una mandorla o mezza ciliegia candita piantata al centro Anna Teresa si era raccomandata di abbondare in farina e risparmiare in mandorle, in barba alla tenerezza del risultato. L’altro lato del lungo tavolo invece era dominato da un monticello di mandorle tagliate a lamelle sottili, che aspettavano di essere cristallizzate nello zucchero insieme a una grattata di buccia di limone: una volta fredde e tagliate a rombi sarebbero diventate un croccante rustico che solo i denti più sani avrebbero potuto affrontare. Maria, tra le chiacchiere delle sorelle e della madre, grattugiava i limoni”.
Ingredienti: 500 gr di mandorle dolci; 100 gr di mandorle amare; 600 gr di zucchero; scorza di 3 limoni
grattugiata; 5 albumi; zucchero per la copertura; ciliegine candite o mandorle; 2 cucchiai di farina o maizena
Esecuzione: Tritate le mandorle con lo zucchero e la scorza di limone fino a ridurla in polvere. Aggiungete la farina o anche la maizena e le chiare che avrete precedente mente montate a neve con un pizzico di sale. Impastate bene con delicatezza e lasciate riposare in frigo per tutta la notte. Preparate delle palline grandi come polpette e rotolatele nello zucchero. Adagiatele sulla placca del forno sopra un foglio di cartaforno ben distanziate, perché durante la cottura aumentano un po’ di volume. Sopra ad ognuna infilatevi una mandorla o anche una ciliegina candita premendo un po’ per farla aderire bene. Cuocete in forno caldo a 170° per circa 20 minuti. A coltura ultimata la superficie dovrà essere dorata e con delle crepe. Lasciate raffreddare prima di staccarle dalla cartaforno.
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 10 novembre 2010