Torre del Greco – Il “sistema Palomba” ha svelato il suo piano: città sporca e costo del servizio alle stelle”

“La città si è risvegliata dal lockdown invasa da una serie incalcolabile di bidoncini per la raccolta dei rifiuti. Contenitori che hanno invaso ogni angolo delle strade, restringendo ulteriormente gli spazi a disposizione dei pedoni, in particolare i soggetti con problemi di deambulazione e i genitori che trasportano i neonati nei passeggini.

L’ennesima vergogna del ‘sistema Palomba’ in materia di raccolta della spazzatura. Un sistema che ha portato un aggravio di costi, un ritardo nella pulizia e benefici evidenti a favore della ditta che si occupa dello smaltimento, senza essere in grado non solo di fornire un servizio puntuale e ma con l’aggravante che lo spazzamento è di fatto sparito in gran parte della città”.



A denunciare lo stato della raccolta dei rifiuti a Torre del Greco sono il segretario cittadino di Fratelli d’Italia Luca Alini, il coordinatore del Miglio d’oro Salvatore Quirino, il vice coordinatore torrese Luigi Scarfogliero e il responsabile comunicazione e web della locale sezione Giovanni Matarazzo. “A fronte dei proclami trionfalistici della ditta Buttol, che annuncia – non si sa bene sulla scorta di quali dati – il superamento del 50% di differenziata, a Torre del Greco da settimane i cittadini sono costretti a dribblare contenitori stracolmi e cumuli non raccolti, con un servizio a malapena accettabile nel solo centro cittadino, che diventa inadeguato spostandosi in periferia per trasformarsi in un inqualificabile e pericoloso attacco alla salute pubblica nelle aree meno servite, per le quali il recupero dei sacchetti è a dir poco saltuario.

A fronte di tutto questo, i cittadini si sono trovati, in pieno lockdown e senza la possibilità di poter interloquire con gli addetti al servizio, ad essere invasi da bidoni di cui nessuno sa indicare la paternità: c’è chi parla che siano stati affidati ai condomini e ai loro amministratori, ma senza che questi abbiano firmato una presa di consegna; non appartengono alla ditta Buttol, i cui operai comunque sono stati visti occuparsi della ‘sistemazione’ a ridosso dei palazzi; non appartengono al Comune, pur custodendo i contenitori stessi in un’area di pertinenza. Sta di fatto che questa vergogna, oltre a rendere inqualificabile il colpo d’occhio, crea impossibilità a transitare su marciapiedi già angusti come ad esempio lungo molti marciapiedi e in alcuni casi costringe i pedoni ad invadere la corsia riservata alle auto pur di poter continuare a camminare. Tutto in un frangente storico nel quale ci viene imposto il rispetto del distanziamento sociale”.

“A fronte di tutto questo – concludono gli esponenti torresi di Fratelli d’Italia – il costo del servizio, già alto, continua a lievitare. Tutto a discapito dei cittadini, che ciclicamente registrano il pagamento di determinazioni per ‘riassetti’ affidati alla Buttol da un’amministrazione incapace di controllare il reale e puntuale lavoro reso dalla ditta, in mancanza di idonei ispettori comunali e con dirigenti capaci solo di chiudere entrambi gli occhi di fronte ai disservizi quotidiani di un’azienda che ha riportato la città indietro di 15 anni”.