L’Inghilterra ha detto no al green pass. Ha fatto notizia l’inversione a U del governo inglese.

Il ministro della Salute inglese, Sajid Javid, ha annunciato alla Bbc che l’esecutivo ha abbandonato i piani per il green pass da utilizzare nel Paese nei locali notturni e in altri luoghi affollati a partire dal 1° ottobre:  “Non dobbiamo fare le cose solo per il gusto di farlo”, ha spiegato Javid. “Non mi è mai piaciuta l’idea di dire alle persone ‘mostrate i documenti’ per svolgere semplicemente un’attività ordinaria e quotidiana. Abbiamo esaminato la questione, sono felice di dire che non procederemo con il piano per il passaporto vaccinale”.



Il motivo del dietrofront all’apprenza sembra piuttosto semplice. Secondo fonti di Downing Street citate dai media inglesi, il governo si aspettava una situazione epidemiologica ben peggiore. Nonostante le restrizioni siano cadute ormai da mesi e il virus circoli ancora pesantemente, il numero dei decessi è rimasto comunque molto più basso rispetto alle prime due ondate, sebbene nelle ultime settimane si siano superati in alcuni giorni anche le 150 vittime.

Inoltre, i Tory non vogliono sentir parlare di obbligo dei certificati vaccinali anche perché sono ritenuti “discriminatori” e porterebbero “a una società a due livelli che sono sicuro che nessuno voglia davvero vedere”.