Sospetti da parte della Corte dei Conti sulla promozione al grado di tenente di tre agenti di polizia municipale.

Una richiesta protocollata il 18 Aprile scorso, emessa dalla Corte dei Conti accende i riflettori sull’Ente di Largo Plebiscito. La Corte dei Conti chiede, oltre ad un’accorta relazione sull’ammontare preciso delle somme percepite ad oggi dai soggetti di cui alla nota, anche la trasmissione di una copia del parere del Ministero dell Interno del 6 agosto 2009, di cui alla deliberazione di giunta del 2010, e di ogni altro documento pertinente.

Facciamo un passo indietro. Siamo nel 2010, al primo mandato da sindaco di Ciro Borriello, e precisamente dalla delibera di giunta n. 395 del 28 Luglio 2010, dove la giunta in carica approvò di procedere allo scorrimento della graduatoria di merito della procedura selettiva interna di ulteriori 3 unità, e collocare le stesse nel profilo professionale di “Coordinatore di Vigilanza”, cat. D1. Nelle premesse di indirizzo contenute nella delibera, oggi sotto i riflettori, si legge anche che il provvedimento votato dal governo cittadino trovava fondamento – come c’è scritto  – nel recente parere del Ministero dell Interno del 06 Agosto 2009 che in riferimento alla Polizia Municipale, chiarisce che è unica garanzia di professionalità, ergo di efficienza ed efficacia, effettuare inquadramenti in qualifiche superiori del personale già in servizio nella Polizia Municipale, piuttosto che provvedere con selezioni esterne, in particolare per le posizioni di categoria D e Dirigenziale.



Una delibera  che avrebbe comportato all’Ente un danno erariale di oltre 700 mila euro, e che già ebbe l’attenzione della stessa Corte dei Conti che il 06 Marzo 2013 con nota indirizzata al Segretario Generale, con la quale si comunicava l’apertura di una apposita istruttoria, finalizzata all’accertamento di eventuali responsabilità amministrativo-contabili.