Il Sindaco fallisce la sua missione. Vince il coordinatore locale di Idv, bene nonostante la sconfitta anche Ciavolino e Raia

(a) Torre del Greco incorona Caldoro. Il Pdl stravince a mani basse nella città del corallo. Con il 60,65% delle preferenze, l’ex Ministro quasi “doppia” il suo rivale Vincenzo De Luca del Pd, fermo al 36,16%. Buono il risultato dei “grillini”, con Fico che si piazza al 2,29%, succhiando voti alla sinistra di Ferrero, al di sotto della misera soglia di un punto percentuale. Il flop del Sindaco. Con i 5876 voti racimolati nella sua città, Borriello è il grande sconfitto di questa tornata elettorale. Magro il bottino racimolato fuori Torre: poco più di 1.000 i voti ottenuti a Napoli, mentre sono circa 4.200 i consensi raccolti tra tutte le altre città. Il totale è di circa 11.500 preferenze: troppo poche per insediarsi nell’aula consiliare del Centro Direzionale. Son pesate le defezioni provenienti da alcuni esponenti della sua Giunta: pare sia imminente il maxi rimpasto per epurare chi tra i banchi dell’esecutivo lo ha “boicottato”. Anita Sala unica eletta. A sorpresa, è il coordinatore cittadino di Idv l’unico candidato torrese a strappare un seggio presso il consiglio regionale grazie ai quasi 7000 voti realizzati. Il partito di Di Pietro raggiunge a Torre del Greco l’8,6%, forte anche dei 1395 voti ottenuti da Giovanni Merlino, che però non sfonda altrove. Nonostante tutto, in Campania Idv si attesta solo al 6.4%: un ribasso che sottolinea qualche problema di troppo nella direzione regionale del partito.
Ciavolino, vittoria morale e politica. L’ex primo cittadino con le 3663 preferenze locali mette in imbarazzo Ciro Borriello e ritrova l’appeal con l’elettorato: la forbice tra i due è di circa duemila voti, uno scarto esiguo se si tiene conto del forte sostegno fornito dal Pdl a Borriello. Sono 334 i consensi invece di Maria Aurilia, dirigente della Nicola Giampietro, candidata con Ciavolino nelle file di Noi Sud.
La sorpresa Loredana Raia. Sfiorano le 2500 unità i consensi messi in saccoccia nella sola Torre del Greco dall’ex capogruppo dei Ds. Un risultato soddisfacente – trainata dal Pd locale che si attesta al 15,1% – e che tiene col fiato sospeso la sindacalista della Uil: è solo lo spoglio nella città di Napoli ad impedire la vittoria di Raia. L’Udc è solo Sommese. Il consigliere uscente regala all’Udc locale oltre 1500 preferenze personali. Un vortice che si è ripercosso anche su Borriello: il legame tra Donadio e l’ex diellino ha finito per sottrarre voti al primo cittadino. In realtà, l’Udc si aspettava qualcosa in più rispetto al 9,9%, segno che Alfonso Ascione e Filippo Colantonio non hanno di certo sudato sette camicie per la campagna elettorale. I “grillini” e il tracollo della sinistra. Notevole il 2,5% a Torre del Greco del Movimento a cinque stelle di Beppe Grillo con le 452 preferenze dell’esordiente Luigi Gallo. Exploit di Salvatore Romano, candidato con Campania Libera e votato da 969 torresi. Quasi non pervenuta la Federazione della Sinistra, che nella città del corallo si ferma al 0,8%.
Nino Aromino
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 31 marzo 2010