Borriello abbandona il confronto pubblico a piazza Santa Croce, mentre Malinconico al comitato Pro Maresca dice: “Sono pronto al dialogo”

Che l’aria fosse pesante lo avevano capito perfino i randagi che sostano instancabilmente nel piazzale appena rifatto di Santa Croce.
Sabato 21 aprile, il Forum della Gioventù aveva organizzato un incontro pubblico dal titolo “Il futuro passa di qui”, dove a sfidarsi sulle politiche giovanili erano stati invitati i quattro candidati alla poltrona di primo cittadino di Torre del Greco: Gennaro Malinconico, Ciro Borriello, Nello D’Alessio e Fortunato Sommella.
Dal basso del palco, più che gli spettatori attenti che si è abituati a vedere ai dibattiti pubblici, ad aspettare i quattro “poveretti”, c’era una marea di gente inferocita per gli ultimi fatti riguardanti la Deiulemar (alcuni di loro hanno contestato al sindaco uscente, Ciro Borriello, di aver sposato la linea armatoriale del concordato al 52 per cento), nonché i componenti del comitato Pro Maresca (che hanno chiesto, a chiunque di loro diventerà sindaco, l’impegno a convocare il primo consiglio comunale sulle problematiche legate al nosocomio di via Montedoro).
La palma del più contestato di tutti è andata al sindaco uscente Borriello, che dopo poco ha deciso di prendere armi e bagagli e di filarsela a gambe levate con tutto il suo staff prima che l’aria da pesante si trasformasse in irrespirabile.
Dopo qualche ora, tramite un comunicato, ha fatto sapere le ragioni dell’abbandono.
“Pensavo – ha spiegato nella nota – di avere un confronto sereno con gli altri candidati a sindaco, nonostante gli ordigni fatti esplodere davanti alla sede di un nostro comitato elettorale. Ed invece facinorosi organizzati presenti tra la folla, hanno lanciato fischi, urla e pesanti calunnie, fino ad impedirmi di parlare. A seguito dei veementi e continuati insulti ho preferito non proseguire la seduta, soprattutto per motivi di pubblica sicurezza”.
Gli altri tre candidati a sindaco, pur se fatti oggetto di contestazioni, hanno pensato “eroicamente” di restare e di rispondere alla folla inferocita. E così l’attenzione dei presenti è stata rivolta soprattutto allo sfidante numero uno di Borriello, quel Gennaro Malinconico che guida la coalizione composta dai partiti del centrosinistra, dall’Udc e da tre liste civiche. E Malinconico ha saputo convincere gli astanti, fronteggiando prima le domande dei due rappresentanti-moderati del Forum, poi dei componenti del comitato pro Maresca e infine quelle rivolte dal pubblico. L’avvocato penalista ha spiegato che in caso di elezione volterà “pagina rispetto alle pratiche sin qui adottate dalla passata amministrazione”. Pratiche che hanno portato “a palazzo Baronale una commissione d’accesso inviata dal prefetto di Napoli, commissione che senza una precisa discontinuità nell’attività amministrativa potrebbe sciogliere l’amministrazione”. Malinconico ha parlato “di sicurezza e legalità. Ma non quelle imposte, come ha inteso fare il sindaco uscente, con una personale battaglia sul casco che puntava a far passare inosservate le ‘disattenzioni’ su altre irregolarità che ora minano la stabilità del Comune. Sicurezza e legalità come base per creare sviluppo e quindi opportunità occupazionali”. Malinconico ha preso precisi impegni nei confronti dei rappresentanti del comitato che difende l’ospedale di via Montedoro, impegnandosi “ad ascoltarli ogni qualvolta si discuterà del futuro del nostro nosocomio”.
Impegni assunti anche da D’Alessio e Sommella, che non hanno mancato di criticare la precedente gestione amministrativa: “Gli errori del sindaco Borriello – ha tuonato il rappresentante della Federazione della Sinistra – si vedono già in questa piazza, pensata male e realizzata peggio. Se spostiamo la nostra attenzione più lontano notiamo l’ex pescheria, largo Costantinopoli o la zona a ridosso di corso Umberto, luoghi nei quali l’amministrazione è stata praticamente assente”. “Disattenzione alle fasce deboli – ha aggiunto il rappresentante del partito dei Pensionati – mi è stata evidenziata dai cittadini nei miei giri elettorali. Ora è il momento di cambiare”.
La parola passa agli elettori.

Alfonso Ancona
 
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 2 maggio 2012