San Giorgio a Cremano – A San Giorgio a Cremano il primo Centro Antiviolenza LGBT

Ecco le parole del sindaco Giorgio Zinno:

Cari concittadini, San Giorgio a Cremano è la città dei diritti e le azioni che mettiamo in campo per affermare tali principi sono tante e tutte diverse: dalla formazione, alla tutela delle categorie più svantaggiate.



Ebbene, dopo il centro antiviolenza e la casa alloggio per donne maltrattate, nascerà nella nostra città il primo CENTRO ANTIVIOLENZA LGBT dell’area vesuviana, grazie ad un finanziamento di quasi 100 mila euro concesso dall’UNAR (Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali) della Presidenza del Consiglio dei Ministri, che ha approvato il progetto presentato dall’Ente qualche mese fa.

Il progetto “PRIDE CENTER”, prevede la realizzazione del centro antiviolenza in Villa Bruno.

Qui saranno attivati: un “telefono amico”, a cui risponderanno professionisti in materia; una struttura di protezione h24, attraverso la reperibilità di esperti per la prima accoglienza e la protezione in casi di emergenza; sportelli di supporto psicologico, legale, di orientamento al lavoro e all’autonomia abitativa; un gruppo di mutuo aiuto, gestito da operatori alla pari, dove in gruppo si affronteranno e si condivideranno disagi ed esperienze per superare la solitudine e trovare possibili prospettive di risoluzione a conflitti e criticità.

Inoltre, un supporto specifico sarà riservato ai migranti che provengono da Paesi nei quali l’omosessualità è considerata reato, mediante l’attivazione di uno specifico sportello per l’assistenza e la consulenza per la difesa e la tutela dei diritti civili.

Siamo il primo comune tra i non capoluoghi di provincia a figurare nell’elenco dei progetti ammessi a tale finanziamento, segnale dell’attenzione che riserviamo alle Pari Opportunità e alla tutela delle persone che si trovano in condizione di difficoltà.

Il progetto è stato elaborato oltre che dal Comune di San Giorgio a Cremano, da un gruppo di enti, capeggiato da Pride Vesuvio Rainbow e si pone l’obiettivo di creare un luogo di accoglienza e sostegno, capace di dare risposte puntuali attraverso l’ascolto attivo, la guida diretta ed il supporto di professionisti.

Un lavoro che si unisce alla campagna di sensibilizzazione che abbiamo già avviato da tempo nelle scuole e sul territorio tramite associazioni per sradicare atteggiamenti discriminatori, per una nuova cultura dell’accoglienza.