Torre del Greco – Tu chiamale s

e vuoi, mozioni – i consiglieri comunali di opposizione litigano sulla sfiducia a Ciro Borriello. Se martedì la discussione sulla sfiducia contro il primo cittadino è saltata per mancanza del numero legale, ecco la contromossa dei consiglieri: 13 firme da raccogliere su un documento da presentare al segretario generale del Comune per mandare a casa il sindaco prima delle feste di Natale. I conti sembrano tornare, c’è anche il consigliere di maggioranza Ciro Piccirillo con loro. Ma se il Pd con Romano attacca, D’Elia rimanda. Infatti, a mancare è la firma del pentastellato, Ludovico D’Elia, che preferisce votare in aula la sfiducia al prossimo consiglio, probabilmente martedì prossimo, invece di cercare un escamotage fuori dalle mura istituzionali. L’idea del grillino: sfiducia a tutto il governo Borriello, ma in aula, con relative discussioni. Ma dall’opposizione, fanno trapelare, che con più tempo a disposizione, c’è il pericolo che Ciro Borriello possa costruirsi una maggioranza alternativa a quella attuale.

“Una mozione di sfiducia al sindaco Ciro Borriello era all’ordine del giorno del Consiglio comunale di martedì 13 dicembre e lo sarà nell’ordine del giorno del prossimo, in programma martedì 20 dicembre. E’ una mozione che ho firmato e che voterò in coerenza con la firma apposta e con il testo di una mozione di sfiducia che personalmente ho già presentato in passato. Non servono trucchetti, il Consiglio comunale è la casa dei cittadini dove si esprime la democrazia e la trasparenza”, afferma il consigliere comunale del Movimento Cinque Stelle di Torre del Greco, Ludovico D’Elia. “In quella sede – aggiunge -, si dovrà votare con chiarezza ed è lì che davanti ai cittadini spiegheremo perché è giusto che questa amministrazione vada a casa. Lo farò io e, mi auspico, anche i consiglieri di opposizione che ieri mattina hanno partecipato a un incontro per seguire una procedura diversa. Nessuno mi ha coinvolto in una discussione su questo tema e i consiglieri hanno pensato bene di avvisarmi pochi minuti prima di presentarmi a palazzo La Salle. Martedì prossimo in Consiglio comunale finalmente i cittadini torresi prenderanno consapevolezza del loro modo di fare politica”.

Salvatore Romano (Pd), invece, replica “non è questione di giochi poco chiari ma di condivisione di scelte ed obiettivi. Oggi si poteva metter fine con le dimissioni della maggioranza dei Consiglieri a questa disastrosa esperienza amministrativa della Giunta Borriello. Così non è stato perché qualcuno non ha voluto dimettersi: questo è il dato politico! Il resto sono chiacchiere che serviranno a dare tempo a Borriello di (ri)organizzarsi e fare altri danni alla città”



Nel mentre, il sindaco “sfancula” il presidente del consiglio comunale – che era uscito dall’aula martedì scorso durante il consiglio comunale, facendo sponda con le opposizioni – e ne chiede le dimissioni.
“Il presidente del consiglio comunale, Pasquale Brancaccio, è venuto meno al proprio ruolo istituzionale e di garanzia. Per questo motivo deve rassegnare le dimissioni dal ruolo che ha dimostrato di ricoprire in maniera impropria”. “Nel contempo – conclude il sindaco – stiamo comunque valutando l’eventualità di procedere a una richiesta di revoca dell’incarico di presidente dell’assise cittadina da sottoporre al voto di tutto il consiglio comunale”.