Antonio Borriello ha ricevuto nell’ambito della VII edizione del Premio internazionale “Fratelli De Filippo”, a cura di Salvatore De Chiara, un prestigioso riconoscimento “Premio alla carriera professionale per l’impegno profuso nel campo della Cultura a favore delle giovani generazioni a livello nazionale ed internazionale”.

Ed infatti, “Antonio Borriello da insegnante, in Italia e all’estero, nel tempo si è prodigato per suscitare nelle studentesse e negli studenti l’amore per la Cultura ed in particolare per la drammaturgia; esperto di linguaggi e apparati teatrali, è tra i maggiori studiosi di Samuel Beckett e del Teatro dell’Assurdo a livello mondiale”, così Biagio Scognamiglio, Ispettore Superiore MIUR.



“Nei miei interventi – ha dichiarato Borriello – ho sempre riferito della grandezza dei De Filippo. Artisti che nel loro solco teatrale hanno seguito l’impronta di Luigi Pirandello, padre della drammaturgia contemporanea. Ho conosciuto personalmente Peppino, un attore a me caro per l’intensa interpretazione de “Il guardiano” di Pinter. Gli chiesi di lavorare con lui, avevo da poco concluso gli studi all’Accademia di Belle Arti. Mi rispose “vedremo, vedremo”. Non se fece nulla. Ed ancora, Borriello riferisce che “in merito alla realizzazione di una pièce trovo notevoli assonanze con Beckett, ovvero quel medesimo rigore e fedeltà che pretendevano entrambi gli autori. In particolare, penso poi alle impeccabili lezioni eduardiane di metateatro che emergono da ‘Uomo e galantuomo’. Ho sempre ammirato – conclude Borriello – la straordinaria maschera scenica di Eduardo, che di sicuro avrebbe apprezzato il mio Beckett. Titina è stata umile e ammirevole nelle sue intense interpretazioni a fianco di Totò, Vittorio De Sica, Vittorio Gassman, Tina Pica, Alberto Sordi e Nino Manfredi”.

Borriello è uno studioso, attore, regista e scenografo, tra i più apprezzati esperti internazionali di Samuel Beckett, da anni lavora sulla drammaturgia dell’Assurdo. Ha al suo attivo diverse messinscene (memorabile la messinscena “L’ultimo nastro di Krapp”, con l’affettuoso imprimatur dell’Autore) e pubblicazioni, tra cui la recente “Mi amado Beckett” nella prestigiosa rivista “Beckettiana” (2024), unico italiano presente, a cura dell’Università di Buenos Aires (http://revistascientificas.filo.uba.ar). Inoltre, si ricorda: “Samuel Beckett, ‘Krapp’s Last Tape’: dalla pagina alla messinscena”, ESI Napoli; “Numerical references in ‘Krapp’s Last Tape’, in Samuel Beckett: Endlessnes in the Year 2000. Samuel Beckett: Fin sans fin en l’an 2000”, a cura di Angela Moorjani e Carola Veit, Rodopi Amsterdam – New York; “Beckett the Euclidean (as is he who interprets him), in The Tragic Comedy of Samuel Beckett”, editors Daniela Guardamagna, Rosanna M. Sebellin, University “Tor Vergata” Roma, Laterza Bari. Già membro della “The Samuel Beckett Society”, ha tenuto interventi a Dublino (Trinity College, nell’occasione Borriello è stato ricevuto dal Rettore e dal Presidente dell’Irlanda), Berlino (Humboldt-Universität), Amsterdam, Los Angeles, Tokyo, Roma, Napoli, Torre del Greco, Cassino.