Torre del Greco – Josè Restaurant conquista la stella Michelin

Si è tenuta ieri mattina, 6 novembre,  al Teatro Municipale di Piacenza, la cerimonia di presentazione della 65a edizione della “Rossa”, la guida (gastronomica) delle guide, disponibile in versione cartacea da oggi, 7 novembre, in tutte le librerie.

E’ già possibile scaricare gratuitamente per iOS e Android l’app Michelin Ristoranti.



A Torre del Greco arriva finalmente la tanto ambita stella Michelin, a portarla una sfida iniziata da pochissimi anni.

All’interno della grande Tenuta Villa Guerra, si trova Josè Restaurant. Si tratta di un indirizzo gourmet in cui lo chef Domenico Iavarone propone la sua raffinata cucina “vesuviana”.

Gli ingredienti locali vengono infatti qui ricercati e lavorati al fine di essere esaltati. In cucina anche il pastry chef Andrea Marano, che declina in versione dolce la visione ai fornelli dello chef Iavarone. Ed è a loro che è andato il prestigioso riconoscimento della guida rossa dei ristoranti italiani.

Insieme a loro, a ricevere una stella sono stati: DaGorini a Bagno di Romagna (FC), Iacobucci (Castel Maggiore, BO), Apostelstube (Bressanone, BZ), L’Asinello (Castelnuovo Berardenga, SI), Santa Elisabetta (Firenze), Atelier (Domodossola), Memorie di Felix Lo Basso (Trani, BT), Francesco Apreda (Idylio by Apreda, Roma), Il Flauto di Pan (Ravello, NA), George Restaurant (Napoli), La Tuga (Ischia), Monzù (Capri), Glicine (Amalfi), Petit Royal (Courmayeur, AO), Lunasia (Viareggio), Virtuoso (Scarperia – Lucigliano, FI), Gucci Osteria (Firenze), Fre (Monforte d’Alba), Condividere (Torino), Casamatta (Manduria), Otto Geleng (Taormina), Zash (Riposto), Impronte (Bergamo), L’aria (Blevio), Villa Naj (Stradella), L’Alchimia (Milano), It Milano (Milano), Storie d’Amore (Borgoricco). Perdono una stella – scendendo da due a una – Al sorriso di Soriso (Novara), Locanda Don Serafino a Ragusa, Vissani a Baschi (TR) e Locanda Margon a Ravina (TN).

La star delle premizioni della guida Michelin è lo chef Enrico Bartolini al MUDEC di Milano – che riporta le tre stelle nella città meneghina – “in cui la personalità dello chef spicca per ricerca e sperimentazione, armonizzandosi perfettamente con la dinamicità di Milano e regalando un tocco da artista al ricco patrimonio gastronomico italiano”.

E che, con la conquista della terza stella, va ad aggiungersi al ristretto novero dei tristellati italiani, che salgono così a quota 11: Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.

Per approfondire: www.guide.michelin.com/it