Al Museo Archeologico di Napoli il riallestimento della Collezione di Paolo III
(a) per gli abbonati o in edicola – Torre del Greco – Dopo l’apertura della Collezione di Pittura Pompeiana e del riallestimento delle sculture provenienti dalla Villa dei Papiri di Ercolano, la Soprintendenza Speciale per i Beni Archeologici di Napoli e Pompei, mette a segno un ottimo tiro e dal 2 ottobre presenta al pubblico il riallestimento della Collezione Farnese al Museo Archeologico di Napoli. Iniziata da Alessandro Farnese, futuro papa Paolo III , la Collezione è una delle più grandi, se non addirittura la maggiore raccolta storica di sculture antiche del mondo, formatasi nel Rinascimento e rimasta sostanzialmente intatta. Si compose nell’arco di un cinquantennio, grazie a confische, donazioni, acquisti sul mercato antiquario ma soprattutto grazie ai tanti rinvenimenti in occasione degli scavi effettuati per la risistemazione urbanistica di Roma. Dapprima destinata ad abbellire il nascente Palazzo Farnese, una volta estintosi il casato, attraverso complesse vicende ereditarie, la Collezione passò ai Borbone di Napoli.Questo riallestimento, con la contestuale riapertura delle sale che si dispongono attorno al quadriportico orientale del Museo rappresenta, oggi, un evento di staordinaria rilevanza per l’arte e il turismo campano.
Il visitatore avrà modo di percorrere un itinerario che si snoda attraverso le diverse sedi che nel corso del tempo hanno ospitato la Collezione, seguendone le vicende; potrà apprezzare l’altissima qualità dei pezzi, le molte opere che ne segnano le tappe e contemporaneamente percepirà gli interessi, gli indirizzi e la cultura dell’epoca, in un percorso di contestualizzazione del documento antico.
Gabriella Reccia
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea de La Torre 1905 in edicola il 7 ottobre 2009