E anche questa è andata! Appena novanta minuti dividono il Napoli dal raggiungimento del suo obiettivo di stagione: la qualificazione in Champions. Pure a Firenze vi sono state delle difficoltà, forse un tantino al di là del previsto… I ‘Viola’ hanno profuso in campo energie e cattiveria agonistica che sono andate oltre la legittima, necessaria, sportività, come se avessero avuto da conquistare chissà quale traguardo. Dovevano stendere sul campo un tappeto di fiori, che i giocatori del Napoli avrebbero potuto calpestare senza alcuna difficoltà? No, assolutamente no!

Voglio solo evidenziare un atteggiamento troppo aggressivo (Ribery, ad esempio meritava sicuramente l’espulsione per i suoi interventi “scassacaviglie”!), che non è stato tenuto da altre squadre che hanno incontrato (vedi Inter, che con la Juve ha fatto solo ‘finta’ di attaccare, e non ha mai tirato in porta!) compagini in lotta per l’Europa o per non retrocedere nella serie inferiore.

Ma oggi, prima ancora di gioire insieme ai fratelli di fede azzurra per l’approdo in Champions, o dispiacersi per la non qualificazione, mi preme rendere noto il mio pensiero circa il futuro del Napoli: Gattuso e la gran parte della rosa attuale vanno sicuramente riconfermati. La riconferma del tecnico, per almeno due buoni motivi, (talmente importanti da superare precedenti incomprensioni tra Ringhio e ADL) che all’intelligente presidente De Laurentiis certamente non saranno sfuggiti. In primis: quando il mister ha avuto a disposizione “tutti” i calciatori (ad inizio campionato e dopo i terribili gennaio e febbraio) il Napoli le ha vinte quasi tutte. La seconda motivazione tira in ballo la rosa. A parte alcuni giocatori (Lobotka, Maksimovic, Bakayoko, Elmas) che non si sono inseriti, per ragioni varie, negli schemi voluti da Gattuso, tutti gli altri hanno dimostrato d’essere più che competitivi. Un nuovo mister, per forza di cose con idee diverse, pretenderebbe altri calciatori e ciò comporterebbe, oltre ad esborsi enormi per il loro acquisto, il ricominciare ex novo con un altro progetto tecnico-tattico. La riconferma, invece, al massimo richiederebbe un paio di rinforzi, sulle fasce – un giocatore “esperto” ed un giovane prospetto – ed un centrocampista di spessore e ‘ragionatore’, con i cosiddetti “piedi buoni”. Considerando gli evidentissimi progressi del sempre più devastante Osimhen, con Mertens, Lozano, Politano, Insigne e Petagna, l’attacco è più che ben fornito, in grado di scardinare qualunque difesa, senza contare l’apporto, spesso determinante, in fase realizzativa, di Ruiz e di Zielinski.



Un possibile “colpo di scena”: a fronte dell’auspicato passo indietro di ADL, sarà il ‘ragazzo di Calabria’ a voler scrivere la parola fine sul suo rapporto con il Napoli? In questo caso, sarà necessario fare di necessità virtù… Però, a questa eventualità credo poco. Gattuso è persona intelligente, in giro non è che vi siano tante migliori opportunità rispetto al Napoli. De Laurentiis, inoltre, quando vuole, sa trovare le “chiavi” giuste per convincere chiunque. Potrebbe anche proporre a Ringhio un nuovo contratto con un (meritato) congruo aumento di compenso per le sue prestazioni! Conoscendo la “persona-Gattuso”, non sarà certamente quest’ultimo aspetto, prettamente economico, l’elemento determinante per avere il suo “sì”, ma non credo gli spiacerebbe la revisione contrattuale verso l’alto, legata al riconoscimento del proprio lavoro.
Ernesto Pucciarelli