Lo spaccio della droga avveniva anche davanti a bambine e bambini, come fosse la normalità.

E’ quanto emerso dall’indagine avviata dagli inquirenti nel rione popolare della “219” di Brusciano, in provincia di Napoli.

Infatti, gli acquisti illeciti avvenivano pressoché ovunque in quel rione, e sotto gli occhi di minori “con devastanti effetti sulla formazione culturale e delle coscienze”.



A sottolinearlo è stato il gip di Napoli nell’ordinanza con la quale ha disposto 41 arresti nei confronti di altrettanti presunti affiliati al clan “Rega Piacente”, sgominato stamattina da un’operazione antidroga dei carabinieri della Compagnia di Castello di Cisterna.

Le piazze di spaccio del rione, è emerso dalle indagini, rimanevano attive ininterrottamente, anche 24 ore al giorno, con i pusher impiegati su turni di lavoro di 8-10 ore al giorno.

Nelle attività illecite erano coinvolte anche molte donne.

Un vero e proprio lavoro per gli spacciatori, quello emerso: durante le indagini, i carabinieri hanno rilevato che presentarsi in ritardo al cambio turno poteva comportare anche il “licenziamento”.