Torre del Greco – La Procura ha chiesto il rinvio a giudizio del conducente del furgone che nel marzo scorso, davanti alla stazione della Circumvesuviana di Botteghelle, travolse e uccise il capostazione Salvatore Brancaccio, quarantunenne di Torre del Greco, sposato e padre di una bimba di dieci anni. Per il pm Mario Canale, che ipotizza il reato di omicidio colposo, il freno a mano del mezzo non era stato inserito correttamente.
Il 26 marzo 2021, intorno alle 16, ovvero durante l’orario di servizio, nell’ufficio del capostazione si presentarono due operai di una ditta di pulizie incaricati di eseguire una sanificazione anti Covid. Il dipendente dell’Eav fu costretto ad uscire per consentire le operazioni di riassetto. In quel momento si rese conto che il furgone da cui erano scesi gli operai stava prendendo velocità: nel tentativo di fermare la corsa per evitare conseguenze drammatiche fu travolto rimanendo schiacciato.

Gli avvocati Marco Bello e Dario Cuomo, che assistono la famiglia di Salvatore Brancaccio, hanno chiesto di verificare se la ditta di pulizia e l’Eav abbiano rispettato tutte le regole previste in materia di sicurezza sul luogo di lavoro e se fosse lecito l’intervento di sanificazione durante l’orario di servizio, alla presenza dei dipendenti.