Tra progetti non realizzati ed occasioni perse a rimetterci è sempre il territorio

(a) Torre del Greco – I politici che dovrebbero rappresentare Torre del Greco ai livelli istituzionali non possono certo definirsi “di primo pelo”. Analizzandoli, ognuno di loro ha ricoperto, in questi anni, anche incarichi di alto potere. In sostanza, abbiamo politici con una lunga esperienza e che occupano ancora posti importanti al Parlamento, alla Regione Campania, alla Provincia e al Comune torrese. Inoltre, anche il Sindaco di una città, che conta ben 80mila abitanti, dovrebbe esser preso in maggiore considerazione dal momento che, in periodo eletterale, Torre del Greco diviene un “gustoso piatto”. Invece, dall’analisi dei fatti notiamo che i nostri "politici" hanno poco peso politico e poco potere: in tutti questi anni non sono riusciti ad ottenere risultati soddisfacenti e positivi per il territorio. Ci spieghiamo meglio con degli esempi. Basta semplicemente voltarsi indietro di circa venti anni. Torre del Greco contava più di 100mila abitanti, era la terza città della Campania, doveva quantomeno aspirare ad ottenere: l’attuale Tribunale, costruito poi a Torre Annunziata; un porto, ottenuto da Castellammare; investimenti per le Ville vesuviane e un Museo, come il MAV, ottenuti dalla vicina Ercolano.
Se si considera poi che a Boscotrecase, città che vanta pochissimi abitanti, i politici hanno ottenuto una struttura ospedaliera a discapito del nostro buon Maresca, si comprende che tutte le scelte sono dettate dall’amministrazione locale, Provinciale e Regionale. Continuando l’analisi e provando a fare un ragionamento inverso, possiamo affermare che i nostri politici non sono stati capaci nemmeno di realizzare per noi torresi quelle opere che sembravano scontate: un polo orafo (ne sono esempio il Consorzio Corallium ed il Consorzio Vulcano, avviati e mai ultimati); un palazzetto dello Sport; la rivalutazione del porto, della litoranea e del centro
storico; la sede centrale dell’INPS e la stazione dai Vigili del Fuoco; le rivalutazioni patrimoniali di Villa Sora e della casa di Giacomo Leopardi; una rete di videosorveglianza cittadina o dei semplici parcheggi. Inoltre, i politici di casa nostra non si sono opposti con forza e concretamente alla costruzione del depuratore industriale né tantomeno sono stati capaci di difendere il nostro Maresca. Una città bella come Torre del Greco, con tante risorse economiche ed eccellenze, non riesce ad esprimere tutto il suo splendore e a trovare la giusta collocazione che le spetta, a tutti i livelli, perché non è purtroppo rappresentata in modo adeguato nei luoghi
che contano. Da qui si evince la debolezza politica dei nostri rappresentanti: credono di stare nelle "stanze dei bottoni", quelle dove si prendono le decisioni, ma in realtà di bottone non ne riescono a spingere nemmeno uno. I nostri politici hanno poco potere? Analizzando i fatti SI! Ed è allora giusto che passino la mano!
Antonio Civitillo

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