Napoli – In Campania i positivi al Covid-19 salgono a 21.772 per 1.127 nuovi casi su 13.780 tamponi (723.005 dall’inizio della pandemia).

Il nuovo contagio negli ultimi 10 giorni ha raggiunto i 7.004 casi positivi, con una media di oltre 700 al giorno. L’Unità di crisi ha fatto sapere anche il dettaglio del nuovo contagio: sono 72 i sintomatici e 1.055 gli asintomatici. Di fronte a questi numeri il Governatore ha deciso misure immediate e drastiche.

Da oggi al 30 ottobre scuole e università resteranno chiuse, stop alle feste e alla vendita d’asporto dopo le 21. La curva epidemica ha subìto nell’ultimo giorno una accelerazione senza precedenti, in linea con quella nazionale che porta la Lombardia a 2.067 casi in un giorno, così come il Piemonte a 1.033. Sono 8.804 i tamponi positivi riscontrati in Italia nelle ultime 24 ore. Sono numeri che riportano la memoria alla primavera, anche considerando il numero di vittime in un giorno: 9 (sono 36 i morti in 3 settimane). In questa situazione di crescita costante dell’epidemia, l’autorità sanitaria intende potenziare al massimo la capacità di risposta del sistema sanitario.



Nominato Commissario Delegato regionale per l’Emergenza Covid-19 in Campania l’8 ottobre scorso, Vincenzo De Luca, ha dato impulso con una ordinanza alla realizzazione dei 553 nuovi posti letto per la terapia intensiva, stabilendo tempi contingentati ad Aziende Sanitarie ed Ospedaliere per l’allestimento . Sono stati potenziati i laboratori d’analisi per i tamponi, portati a 193 con un’ulteriore serie di accreditamenti.

Nel frattempo, si riempiono i reparti specializzati negli ospedali. L’autorità sanitaria monitora con attenzione la situazione clinica e il grado di affollamento ospedaliero, nonostante le cifre fornite dall’Unità di crisi per ora garantiscano margini di assorbimento all’interno del sistema sanitario pubblico. A oggi sono 66 i pazienti in terapia intensiva, su 110 complessivi, mentre sono 762 i degenti negli ospedali, dove i posti disponibili complessivamente sono 820. Si riducono i margini di assorbimenti soprattutto nei reparti di degenza, ma restano ancora sufficiente all’attuale tasso di incremento del contagio.

Di fronte all’escalation in corso, appare decisiva la vaccinazione su vasta scala contro l’influenza, che presenta sintomatologie simili a quelle del Covid. Sono in corso le vaccinazioni contro l’influenza, con priorità per le persone con patologie, gli anziani ultra65enni e i bambini fino a 6 anni.