La Fiorentina di quest’anno è squadra “tosta”, ben organizzata. Come buona parte degli allenatori emergenti, anche Italiano l’ha dotata di un gioco fondato su schemi precisi, eseguiti con buona tecnica, che conducono la sua compagine a reggere il confronto con avversarie, sulla carta, meglio attrezzate. Contro i viola, il Napoli, per i primi venti minuti, ha sofferto, forse anche perché ancora con la mente rivolta alla brutta figura rimediata in Europa League contro lo Spartak Mosca. L’espulsione di Mario Rui, inconcepibile in quanto determinata da un fallo assolutamente inutile, a centro campo, ha indubbiamente inciso sul rendimento della squadra contro i moscoviti, ma non può essere la sola giustificazione di quella prova incolore, costellata da una serie infinita di errori e di distrazioni.

A Firenze, invece, dopo lo sbandamento iniziale e la rete subita, il Napoli ha ripreso ad essere il Napoli, ed ha conquistato la vittoria, rimanendo saldamente in vetta ad una classifica che si fa sempre più interessante… Sette vittorie di seguito… Solo in una stagione (la migliore del Napoli di Sarri), con otto vittorie, gli azzurri hanno fatto meglio nella loro storia, ma si sa che i record hanno un valore essenzialmente statistico, sono lì per essere – prima o poi – superati. E’ vero, non mi stancherò mai di ripeterlo, siamo agli inizi, ma intanto il vantaggio sulla quinta classificata, in chiave Champions, s’è già assestato sui nove punti, che non sono proprio bruscolini…



Le uniche due compagini che, al momento, appaiono in grado di reggere i ritmi dei partenopei sono il Milan e l’Inter, con i rossoneri un tantino avanti in prospettiva, considerando che stanno facendo piazza pulita di tutti gli avversari senza i loro attaccanti più dotati di carisma e di esperienza.

Un appunto, però, si deve rivolgere ai giocatori in maglia azzurra: non si possono fallire tante occasione da rete, le partite vanno chiuse, messe in cassaforte, poi vengono tutti gli altri discorsi. Nella mitologia greca, Nemesi era una dea, figlia di Zeus, che provvedeva a fare giustizia, perseguitando i maligni, ma anche gli ingrati verso la sorte. Sono sicuro che, da qualche parte, esisterà anche un “DIO DEL PALLONE”, che potrebbe adirarsi – come Nemesi – con gli azzurri e, ad una prossima occasione, punirli per la loro scarsa attenzione e precisione sotto porta.
Passi per Osimhen, il giocatore (e ce lo teniamo con grande piacere, ci mancherebbe!) è quello, c’è poco da fare, capace di inventarsi reti e di procurarsi occasioni al limite dell’impossibile – vedi la ‘rovesciata’ di ieri sera al Franchi, uscita dai pali per pochi centimetri – e di divorarsi gol a porta spalancata. La genialità mal si sposa con la razionalità! Ma il rimprovero va mosso a tutti i componenti della squadra, centrocampisti in primis, i quali raramente si cimentano nel “tiro da fuori”, che pure è nelle loro corde.
Due ultime, brevi notazioni. Ho già accennato al ‘nervosismo’ di Mario Rui, che pure ieri sera s’è lasciato andare ad inutili proteste nei confronti del direttore di gara. Anche il capitano, Lorenzo Insigne, al momento della sostituzione, se non ha “smadonnato” verso Spalletti, poco c’è mancato! Stiamo calmi, ragazzi, ricordatevi l’insegnamento di un noto politico nostrano, ora scomparso: il potere logora chi non ce l’ha!

E infine: vorrei proprio non dover scrivere quello che adesso sto digitando sul mio portatile, ma non posso evitarlo: mi riferisco ai cori, indegni di un popolo “civile”, nei confronti dell’immenso Koulibaly, bravissima persona, oltre che calciatore con pochi uguali sull’intero globo terracqueo. E’ vero: la mamma degli sciocchi, degli imbecilli, è sempre incinta, ma bisogna studiare qualcosa, anche a livello politico, perché questi “figli idioti” non continuino a far danni, compromettendo l’immagine di città, per tantissimi altri versi, all’avanguardia nel processo di crescita culturale e sociale!
Ernesto Pucciarelli