Si lascia le porte del carcere alle spalle Umberto Scassillio, il 70enne corallino che ammazzò la moglie di 72 anni e poi si consegnò alla giustizia. Era infatti lo scorso 20 aprile quando l’anziano, mentre era nella sua Coltello-Insanguinato

abitazione insieme alla donna che aveva sposato ormai da anni e con la quale aveva costruito e tenuto in piedi una famiglia, assassinò la donna servendosi di un manico di un piccone e poi decise di andare dritto dritto dalle forze dell’ordine per costituirsi a seguito del reato commesso. L’uomo, in quella occasione, agì mentre la donna era in cucina, nel loro appartamento di via Nazionale. A spingerlo a commettere un tale folle gesto, sembrerebbe, alcuni dissidi ed incomprensioni familiari divenute talmente pesanti da non essere piu’ sopportate.
Giunto faccia a faccia con i Carabinieiri, presso i quali il 70enne si era recato per confessare l’accaduto, naturalmente l’uomo fu ammanettato e messo dietro le sbarre. A meno di un mese, qualche giorno fa, l’uomo è riuscito ad aggiudicarsi dal Tribunale del Riesame gli arresti domiciliari. Il motivo: la mancanza di esigenze della custodia cautelare in carcere.