Furto aggravato: è questa l’accusa dalla quale dovranno difendersi Pasquale B., 51enne, e sua moglie Giuseppina D.D., 47enne. I due coniugi, infatti, sono stati pizzicati dai carabinieri corallini che hanno avviato Carabinieri-Volante-159-Fronte

un’indagine per verificare il furto di energia al contatore riconducibile ai due coniugi. A scoperchiare quanto accaduto hanno avuto un ruolo da protagonisti anche alcuni dipendenti dell’Enel che hanno collaborato alla indagine delle forze dell’ordine.
Nello specifico, sembrerebbe che il contatore sia stato manomesso per registrare un consumo dell’energia decisamente minore a quello effettivo. Tale consumo avrebbe fatto “risparmiare” circa 20mila euro, registrando, infatti, il 70 per cento dell’energia utilizzata per portare avanti l’attività commerciale.
Dopo esser stati arrestati, marito e moglie sono stati consegnati agli arresti domiciliari in attesa di direttissima, durante la quale dovranno provare a difendersi e dimostrare che l’accusa è priva di fondamento.