Il sindaco di Torre del Greco, Ciro Borriello, ha incontrato, nella sede cittadina dell’Ascom in via Circumvallazione, una folta rappresentanza di imprenditori legati ai settori enogastronomico, dell’ospitalità alberghiera e del turismo balneare. Tasse, vincoli ambientali e degrado. Ma anche abusivismo commerciale, trasporto pubblico inefficiente e mancata riqualificazione del territorio: l’agonia di Torre del Greco rischia di segnare irrimediabilmente il destino di albergatori, ristoratori, titolari di stabili menti balneari e negozianti che,
per i troppi balzelli e l’impossibilità di adeguare le strutture, non riescono a essere competitivi. I primi a farne le spese, sa ranno i lavoratori che operano nel settore alberghiero: decine di cuochi, camerieri, e addetti al l’accoglienza che, per il possibi le ridimensionamento o addirit tura la chiusura di locali storici, potrebbero essere licenziati en tro la fine dell’anno. «Gli alber- ghi, i ristoranti e i lidi balneari dicono gli operatori del settore pagano ancora lo scotto delle emergenze rifiuti che si sono susseguite dal 2008: a fronte del l’assoluta incapacità di valoriz zare l’incredibile patrimonio cul turale e paesaggistico, ogni gior no bisogna sopravvivere facen do i conti con il crollo dei prez zi, la globalizzazione, la fiscali tà folle per le grandi superfici, l’energia sempre più cara e l’im possibilità di ammodernare le strutture per i troppi vincoli che paralizzano lo sviluppo del ter ritorio e per la mancanza di fon di. Già una serie di ristoranti storici, come “Chiarina a mare”, “Gaetano a mare” e “Incantesimo” hanno chiuso i battenti o so no passati di mano e molti altri, entro pochi mesi, potrebbero cessare ogni attività condannando decine di famiglie alla povertà. Al sindaco, Ciro Borriello, chiediamo di prestare la dovuta attenzione al settore, prendendo provvedimenti immediati sulle imposte locali (in primis la Tares); programmando la riqualificazione e il rilancio complessivo del territorio». E da Borriello è arrivata una ri sposta: «Partiamo dall’esigenza di creare, all’interno del Comu ne, uno specifico ufficio Svilup po economico, che possa interfacciarsi con le tante realtà cit tadine. Nell’immediato, poi, conto di avviare le procedure per ridurre la produzione di rifiuti e di conseguenza il pagamento della tariffa per lo smaltimento della spazzatura. Non è utopisti co, ma chiedo un anno di tem po». Il primo cittadino ha preso l’impegno di tornare a parlare con una delegazione degli operatori dei settori coinvolti nel confronto al fine – come chiesto con una specifica lettera inviata all’amministrazione e a tutte le forze politiche presenti a palazzo Baronale – di istituire tavoli di lavoro aperti su specifiche tematiche: fiscalità locale, servizi pubblici, cultura e turismo, attività balneari e gastronomia, artigianato e commercio, sport.