Torre del Greco – Continuiamo nella nostra serie di interviste fatte ad esponenti politici di primo piano della nostra comunità in vista delle prossime elezioni comunali che si terranno a maggio 2018. Questa volta è stato il turno di Luigi Mele (nella foto), nella vita ingegnere edile, ma che politicamente è stato prima consigliere e poi assessore comunale. Attualmente è uno degli esponenti di punta di Forza Italia a Torre del Greco.

Lei è stato uno degli assessori cardine dell’ultima amministrazione Borriello. In virtù di questo, come definirebbe l’esperienza avuta in un solo aggettivo?
Incompiuta. E le spiego subito il perché. Abbiamo fatto tanto, ma tante sono le cose che sono rimaste in cantiere, come tante le cose che andavano aggiustate.

Quando parla di cose che andavano aggiustate per caso si riferisce alla fontana di corso Vittorio Emanuele?
Sì, ma non solo. Mi riferisco anche alla parallela di via Litoranea. La nuova strada che collega via De Gasperi a via Lava Troia. Nonché a tutti i lavori di restyling del centro storico. Per questi ultimi è stato chiesto un rimborso di oltre 500mila euro alla ditta appaltatrice. Per la parallela della Litoranea, invece, ho sollecitato RFI – responsabile in toto dei disagi che subiscono gli abitanti della zona -, tramite il dirigente dell’ufficio competente, per fare in modo che le opere incompiute siano al più presto completate. Sempre dai miei uffici, poi, è partito un contenzioso con la ditta che ha realizzato la fontana di corso Vittorio Emanuele e contemporaneamente c’è stata anche una variazione di bilancio per ripristinare al più presto l’opera in questione. Ora si aspetta il via libera da parte della Sovrintendenza per ridare finalmente la fontana ai torresi.



Guardando invece al futuro, voci insistenti indicano lei come possibile candidato sindaco. Quanto c’è di vero?
Dopo aver ricoperto il ruolo di consigliere comunale e dopo quello di assessore, non nascondo che vorrei arricchire la mia esperienza politica, ma ogni passo va considerato in un’ottica di squadra. Il mio intento è quello di costruire un Centrodestra più coeso di quello che si è visto nell’ultima esperienza amministrativa, dove c’è stata una corsa a personalismi esasperati. In virtù di questo, sono anche disponibile a mettere da parte le mie aspirazioni per cercare una sintesi in una figura che ci rappresenti tutti. Una scelta che, a differenza di quanto si fa di solito, va fatta quanto prima. Abbandonando le logiche del passato. Candidato a sindaco e programma di governo sono due aspetti fondamentali che devono andare avanti di pari passo. Non possiamo limitarci all’ultimo minuto per scegliere entrambi, daremmo un vantaggio enorme al Centrosinistra. Un vantaggio che non possiamo permetterci.

E allora, ci faccia un nome che potrebbe risultare utile alla causa del Centrodestra. A chi corrisponde il profilo che ha tracciato?
Ho avuto modo di leggere dalle pagine del vostro giornale la volontà di Antonio Spierto di correre come candidato sindaco. Ebbene sì, è una figura che potrebbe essere presa in considerazione: politicamente ha la giusta esperienza per amministrare una città. E non dimentico che anche lui, come alcuni di noi, si è sacrificato per tenere la maggioranza unita nei momenti difficili ed evitare così le dimissioni del sindaco. Potrebbe essere lui la sintesi di cui parlavo prima, ovviamente se tutti al tavolo del Centrodestra saranno d’accordo.