Torre del Greco – In diversi e numerosi punti del territorio della cittadina di Torre del Greco sono stati installati, in maniera mobile, i cassonetti per la raccolta dei rifiuti porta a porta. Peccato però che quasi tutti sono stati “piazzati” senza un criterio deciso e definito lungo le strade e marciapiedi.

Infatti, a guardarsi attorno, sembrerebbe che nessuno dei soggetti coinvolti nel servizio di raccolta rifiuti abbia pensato che questa modalità di installazione possa diventare – così come sta diventando – un vero e proprio ostacolo per disabili su sedie a rotelle, anziani, mamme con passeggini o più semplicemente pedoni a passeggio per la città.

In concreto: per come sono stati posizionati i cassonetti della raccolta rifiuti, un cittadino – a prescindere dalle sue capacità motorie piene o limitate – è costretto, se non vuole passare in mezzo a cassonetti e sacchetti di rifiuti, a scendere dal marciapiede, fare qualche metro praticamente sulla carreggiata e tra le auto, e risalire sul marciapiede ove ed appena possibile per proseguire il suo percorso. Una modalità molto simile ad uno zigzag tra saliscendi dal marciapiede, auto, mezzi a due ruote e cassonetti.



Per non parlare del rischio cui viene sottoposto un cittadino quando deve gettare l’immondizia: praticamente si trova direttamente nella carreggiata, spalle ad auto e mezzi a due ruote che sfrecciano a un palmo da loro.
In soldoni, anche un vero e proprio schiaffo all’abbattimento delle barriere architettoniche e alla pratica e sicura viabilità del pedone cui un’amministrazione dovrebbe prestare attenzione.

All’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giovanni Palomba, che acconsente tacendo a questo sistema di installazione dei cassonetti, deve essere sicuramente sfuggita la classica definizione di barriera architettonica, termine con cui si intende un ostacolo che limita l’agevole accessibilità ai disabili.
Ma vi è di più, ci si riferisce alle barriere architettoniche anche quando si indicano ostacoli fisici che creano disagio alla mobilità di tutte le persone e, in particolare, di coloro le cui capacità motorie sono momentaneamente ridotte o impedite oppure ostacoli che limitano l’utilizzo sicuro di attrezzature di vario genere tra le quali rientrano sicuramente marciapiedi pubblici.
In pratica, questo è esattamente ciò che avviene in prossimità dei cassonetti posizionati a Torre del Greco. Come detto, un disabile o una mamma col passeggino sono costretti inspiegabilmente a salire e scendere dal marciapiede facendo tratti anche sotto il rischio del camminare a piedi o in carrozzina con automobili e mezzi a due ruote che passano a pochi centimetri dai loro fianchi.

Un esempio lampante dei disagi ai quali sono sottoposti i cittadini torresi, e maggiormente le categorie di anziani e disabili, è lo scenario presente in via Circumvallazione, negli immediati pressi della stazione dei Carabinieri. Ma, naturalmente, quello non è l’unico caso. Via Cesare Battisti, come anche via Nazionale ed altre strade principali o meno, non ne sono escluse. Anzi.
Ciò che molti cittadini si chiedono, e che hanno anche la volontà di verificare, è quanto siano legali questi cassonetti così installati sul territorio e quanti danni siano in grado di provocare agli utenti per i pericoli che costringono a sorpassare. E chissà se qualche legale non stia già studiando la problematica alla luce delle nuove normative che disciplinano l’abbattimento delle barriere architettoniche.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 28 novembre 2020