Recentemente è tornato alla ribalta un progetto già noto agli addetti ai lavori : quello della messa in essere di un “Borgo del Corallo e del Cammeo”, con lo scopo di valorizzare l’eccellenza della nostra città e di farla conoscere ai turisti in transito nel territorio vesuviano.

A rilanciare e definirne le linee guida è  Assocoral, Associazione Nazionale Produttori di Corallo, Cammei e Materie Affini, costituita a Torre dei Greco nel 1977 come proseguimento dell’Unione dei Corallai già attiva dai primi del ‘900 l’Assocoral.  L’Associazione  si pone come scopo la valorizzazione, la tutela, la salvaguardia, la promozione di tutto quanto attiene l’artigiano e l’industria del corallo, dei cammei, delle lavorazioni delle materie affini, nonché i comparti produttivi orafi ad essi connessi, e ne fanno parte orafi, commercianti, agenti di commercio e disegnatori.



In merito a ciò, abbiamo ascoltato Vincenzo Aucella, Presidente di Assocoral, che ci ha spiegato le ragioni di questo interessante progetto.

Dott. Aucella si torna a parlare di un “Borgo del Corallo e del Cammeo”, come mai?

“ Recentemente ci siamo interfacciati col Comune di Torre del Greco,  in occasione dell’attuazione PUC ( Piano Urbanistico Comunale) ; infatti siamo stati convocati  a Palazzo Baronale, allo scopo di presentare le specifiche del nostro progetto per un Borgo del Corallo e del Cammeo, all’interno del territorio cittadino.

L’idea era già in nuce da qualche anno: nel 2016 si dialogò su questo tema con l’amministrazione , senza   però approdare ad un accordo concreto ( anche per via delle vicissitudini politiche del periodo).

Ora ,proprio in virtù dei lavori per il PUC, si prospetta una possibilità concreta per attuare il Borgo del Corallo. Ovviamente un Piano Urbanistico è qualcosa di molto complesso, che mette in moto una serie di progetti e di eventuali provvedimenti ad  essi connessi; ma noi non ci scoraggiamo e siamo fiduciosi…”

Benissimo. Può illustrarci meglio il progetto?

“ L’idea è quella di agganciare il progetto ad un’iniziativa già in atto, ovvero l’istituzione di un Museo del Corallo, all’interno del complesso Santissima Trinità dell’Annunziata ( per questo già sono stati stanziati fondi grazie ai PICS , Programmi  Integrati  per una Città Sostenibile).  Di conseguenza la nostra proposta è quella di creare un circuito di botteghe in prossimità dell’area museale, accompagnando i visitatori in un percorso guidato,  che mostri i prodotti finiti e magari racconti anche il lavoro che c’è dietro, nonché la tecnica di lavorazione, antica ed inestimabile tradizione nostrana. Ad es. la zona potrebbe essere quella di  Vico Abolitomonte e Via Cappuccini, logisticamente idonee a fare da collegamento tra il Museo e il centro storico, invogliando così i visitatori a proseguire anche verso  la Casa si S. Vincenzo Romano, altro punto d’interesse storico-religioso –culturale…”

Quali costi ciò comporterebbe per il Comune?

“ Abbiamo fatto presente al Sindaco che il Progetto avrebbe costi di realizzazione molto bassi ( oserei dire costo zero) a carico dell’Amministrazione, poiché per la messa in essere delle botteghe artigiane ce ne occuperemmo noi di Assocoral; anzi, grazie al concordato alternanza scuola-lavoro  già consolidato con l’Istituto Degni, auspichiamo che i giovani studenti  più promettenti  possano essere protagonisti , contribuendo a non disperdere un patrimonio artistico-culturale assolutamente unico al mondo.  Non a caso si è istituito a Torre un Comitato Promotore per la Candidatura Unesco dell’Arte della  Lavorazione del Corallo e del Cammeo.”

Allora il progetto avrebbe ottime possibilità di realizzazione…

“ Queste, in sintesi, le linee guida del Progetto.  Ora sta al Comune vagliarne la fattibilità e decidere in merito. Naturalmente siamo consapevoli che occorrerà del tempo per conoscere l’esito della  richiesta di Assocoral. Quello che ci preme proporre all’attenzione dell’Amministrazione è che abbiamo assolutamente bisogno del supporto infrastrutturale ed organizzativo  : eventuale istituzione di isola pedonale nei luoghi dove sorgeranno le botteghe artigiane, opportuna segnaletica ed illuminazione stradale, agevolazioni burocratiche che snelliscano i tempi di realizzazione  e così via dicendo… Certo non è un progetto che si possa realizzare tout court, occorrono i giusti tempi. Tuttavia la ricaduta positiva per Torre del Greco, a mio avviso, sarebbe davvero notevole. Basta riflettere su un dato : ogni anno il flusso turistico nell’area vesuviana è considerevole; se solo si riuscisse ad intercettare anche una percentuale non alta di tale flusso, sarebbe davvero un bel “colpo” per la nostra città. In questo modo Torre non sarebbe solo un luogo di transito per i turisti diretti al Vesuvio o agli Scavi Archeologici, ma una vera e propria meta turistica d’interesse che i tour operators inserirebbero nei loro pacchetti. Senza contare che si porterebbe nuova linfa all’immagine della città e alla rigenerazione urbana,  cosa che avvantaggerebbe in primis noi cittadini”.

Marika Galloro