Lo scorso giovedì 9 ottobre, presso i locali dell’ex palestra Gil di Torre del Greco, l’Associazione Culturale ed Ambientale Arcobaleno, presieduta da Rosanna Vitiello, ha ospitato Silvano Somma, dottore forestale e Presidente dell’Associazione Primaurora, impegnata in prima linea da alcuni anni per la tutela della natura  e in particolare del Parco Nazionale del Vesuvio, promuovendo diverse campagne di sensibilizzazione sul territorio. Somma   si è soffermato in modo particolareggiato sui danni causati da due incendi (uno del luglio 2017 e l’altro dell’agosto di quest’anno) che hanno distrutto svariati ettari all’interno del Parco del Vesuvio, compromettendo in modo serio sia la flora che la fauna di un ecosistema unico al mondo.



Istituito con la legge quadro aree protette nel 1995, il Parco Nazionale del Vesuvio è al centro di un’attenzione e di una tutela su tre livelli: nazionale, europeo e mondiale (essendo anche Patrimonio Unesco).

Malgrado ciò, l’attenzione degli enti preposti, della politica, nonché delle associazioni come Primaurora non è riuscita ad evitare che nell’area divampassero due cospicui incendi, il cui spegnimento ha richiesto uno sforzo immane di mezzi e uomini.

“Nel 2017 in sole 12 ore furono arsi 3200 ettari di bosco, mentre nel 2025 gli ettari distrutti sono stati 830 “, ha affermato Silvano Somma, documentando tale disastro con una carrellata di significative immagini.

“Gli inquirenti hanno evidenziato che , sorprendentemente, non si ha la certezza assoluta del dolo o del solo dolo; anzi è probabile siano incendi colposi, il che non rende meno grave il reato nei confronti di un ecosistema importantissimo…”, ha proseguito Silvano Somma, evidenziando come gli attivisti di Primaurora  abbiano giocato un ruolo chiave nel guidare Vigili del Fuoco e Protezione Civile nell’opera di estinzione dei giganteschi roghi, in quanto i volontari dell’Associazione hanno acquisito una conoscenza capillare dell’attuale sentieristica.

“Voglio sottolineare come, soprattutto in questo recente incendio della scorsa estate, ci sia stata una enorme mobilitazione a livello nazionale, con ben 6 Canadair e 1 elicottero Erckson. Tuttavia il rogo dello scorso agosto ha attaccato zone già bruciate nel 2017, e ciò è un fatto grave in quanto sono state stroncate le specie che stavano cominciando e ripopolare quelle zone…”, ha concluso l’attivista aggiungendo alcune considerazioni in merito al fatto che gli investimenti economici siano fondamentali per la riforestazione, per scongiurare l’abbandono delle zone agricole, per la prevenzione e la tutela di una biodiversità assolutamente unica al mondo. E di risorse economiche, secondo quanto affermato dal dott. Somma, il Parco Nazionale del Vesuvio ne ha: si tratta di impiegarle nella direzione giusta, come alcuni comuni vesuviani hanno iniziato a fare ( tra cui Massa di Somma e Torre del Greco).

Marika Galloro