Il sisma è stato avvertito in un’ampia area a ridosso del capoluogo partenopeo e in diverse aree della Campania, anche in quelle attorno al Vesuvio.
Tra il 2024 e il 2025 per 3 volte la terra è tremata ai Campi Flegrei con una scossa di magnitudo 4 e superiore a 4.
Quella di stanotte, di 4,4 come indicato dall’INVG (Istituto nazionale di Geofisica e Vulcanologia), è tra le più forti degli ultimi anni.
Inevitabile il panico nelle zone interessate, considerata l’intensità e la durata: molte persone sono scese in strada in vari quartieri della città, da Fuorigrotta a Bagnoli, ed anche in qualche comune del vesuviano.
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L’epicentro della scossa principale è stato registrato in mare, a solo due chilometri di profondità, nei pressi di via Napoli, dove comincia il Comune di Pozzuoli e poco dopo il confine con la città di Napoli.
Bacoli, Quarto, Monte di Procida sono gli altri Comuni flegrei più vicini all’epicentro.
La profondità è calcolata a 2 km.
L’USGS, cioè il centro americano che monitorizza i terremoti in tutto il mondo, parla di magnitudo 4,2 e situa la profondità della scossa a 10 km, con epicentro a 3 km da Bacoli.
Alla prima scossa di magnitudo 4,4, registrata dai sismografi alle ore 1.25, ne è seguita un’altra a distanza di un quarto d’ora, all’1.40, di magnitudo 1.6, sempre con epicentro l’area dei Campi Flegrei.
Poi una di magnitudo 1.1 all’1.47.
Numerose le chiamate pervenute ai Vigili del Fuoco: a Pozzuoli sono intervenuti per il crollo di un controsoffitto e hanno tratto in salvo una donna rimasta ferita ma non in gravi condizioni.
Il terremoto è stato chiaramente avvertito anche nella fascia costiera vesuviana.