Sanità, la prevenzione arriva in piazza

Due giorni di prevenzione medica in piazza per rilanciare il tema della sanità pubblica e sperimentare nuove forme di assistenza sanitaria su base volontaristica e slegate da logiche di profitto: e così, l’appuntamento con la prevenzione organizzato lo scorso 25 e 26 maggio in Piazza Santa Croce dal movimento politico ‘Reddito per Tutte/i Tdg’, è stato il momento propizio per riaccendere i riflettori sullo sfascio del sistema sanitario nazionale e le sue drammatiche ripercussioni palpabili sui nostri territori. Controlli glicemici, verifica della pressione arteriosa e, più in generale, consigli medici su come prevenire diabete ed altre patologie hanno coinvolto diversi operatori sanitari – tutti provenienti da altre città e non da Torre del Greco, dato significativo – alle prese con decine di cittadini che, a giusta ragione, hanno voluto approfittare del presidio medico in Piazza Santa Croce e sottoporsi a semplici controlli. Un’iniziativa dalle diverse tinte – lotta alle misure di austerità, critica alla gestione politica amministrativa degli ultimi decenni in Campania e ai fenomeni di privatizzazione sanitari – ma dal denominatore comune, ovvero portare il diritto alla salute direttamente tra la gente: “in questo momento – si legge nel documento di ‘Reddito per Tutte/i Tdg – la vera sfida per il nostro futuro è entrare nei processi decisionali senza delegare nessun diritto a questa politica, salute in primis, lavorando dal basso ed in maniera autogestita. Fare prevenzione a Torre del Greco – continuano gli attivisti – non è una scelta a caso, con il diritto alla salute a rischio da quando i piani scellerati delle giunte Bassolino e Caldoro hanno declinato la chiusura dell’ospedale Maresca, svenduto da logiche clientelari e di lottizzazione politico-mafiosa condotte ad arte dalla lunga stirpe di politici, sin- dacalisti, caste mediche e potentati economici che nei decenni si sono alternati ai posti di potere del ‘redditizio’ comparto sanitario”. Cresce, nel frattempo, il silenzio attorno alla questione Maresca, alle prese – in seguito alla decisione della giunta Caldoro di ridimensionare il nosocomio a polo di ‘lungodegenza e riabilitazione’ con la cronica carenza di organico e di figure specialistiche essenziali, criticità da sommare alla scarsità di posti letto e di reparti funzionanti. Un quadro consolidato oramai da alcuni anni e destinato a restare invariato, complice l’inerzia dell’amministrazione comunale e di tutti i politici espressione del territorio: l’ultimo giro di trombe sulla vertenza sanitaria si risolse con la santa inquisizione all’Asl Na3Sud (assente al tavolo attivato da Malinconico) tra freddi comunicati ed infruttuose interrogazioni parlamentari. A distanza di mesi, pare che l’amministrazione comunale e il primo cittadino Malinconico abbiano completamente dimenticato la questione sanitaria.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 05 giugno 2013