Fondato nel 1860 e ristrutturato nel 1890, nel Gran Caffè Gambrinus nel dopoguerra parte delle storiche sale furono destinate ad ospitare il Banco di Napoli.

Guidato dalle famiglia Arturo, Antonio, Michele, Sergio e da Massimiliano Rosati, da oltre quarant’anni il Gambrinus è la tappa obbligata di tutti i turisti che visitano Napoli, nonché di personaggi famosi, politici e letterati che scelgono il Caffè per i loro incontri.

A conti fatti l’esercizio compie ben 160 anni, ponendosi tra i Caffè più antichi d’Italia, a fianco di quelli delle grandi città, dove si è scritta la storia d’Italia. Il Gran Caffè Gambrinus di Napoli, è diventato il luogo d’incontro di uomini d’affari, anche perché a aperto quasi tutto il giorno, il luogo di contrattazione per vari generi, punto d’incontro di marittimi, commercianti, imprenditori ed artigiani. Naturalmente alla presenza di uomini d’affari si accompagna uno scambio di pareri che riguardava la politica, la finanza, arte e cultura, in una Nazione che vuole sempre aprirsi alle idee e alle innovazioni, non fosse altro per la frequentazione dei Popoli del Mediterraneo, del Nord Europa e dell’Atlantico, in un incessante rincorrersi di nuove esperienze di vita.



“Il Gambrinus da sempre è impegnato nella Valorizzazione della Torrefazione storica del Caffè Napoletano e della Pasticceria Tradizionale Artigianale Partenopea – afferma Rosario Lopa, portavoce della Consulta nazionale per l’agricoltura e il turismo – con ricerca scrupolosa delle materie prime, continuo perfezionamento delle lavorazioni, dove prendono vita, insieme al caffè, prelibatezze dolci e salate, proposti ogni giorno con prodotti che nascono con articolati percorsi di ricerca e sviluppo che faranno le tendenze di domani. Cosi il Portavoce della Consulta Nazionale per l’Agricoltura e Turismo mns, già Delegato al settore Agricoltura della Provincia di Napoli, già per diversi anni Presidente del Comitato per la Promozione Valorizzazione e Tutela della Pizza Napoletana”.