Tre i giovani fermati dalla polizia

Hanno sfilato tra le strade in un corteo pacifico i risparmiatori della Deiulemar fino a quando un gruppo di facinorosi non ha contribuito ad alzare la tensione della manifestazione di protesta. Tanta la rabbia in strada, ma i manifestanti hanno voluto sempre portare avanti la linea pacifica del dialogo. Primo interlocutore tra i risparmiatori, il neo s indaco Gennaro Malinconico è partito alla testa del corteo con 300 persone da Palazzo Vallelonga. “Voglio rappresentarvi, e starvi vicino in questa vicenda” ha affermato l’ex avvocato penalista che ha studiato il crac Deiulemar anche dal punto di vista legale, “Mi sono confrontato con gli avvocati della società, ho studiato il caso ma non posso assolutamente influenzare le decisioni della magistratura quindi dovremo accettare quello che stabiliranno i giudici”.
Un sindaco mite quello che ha sfilato accanto ai concittadini fino alla sede della società in Via Tironi, qui ad attendere i manifestanti una squadra di poliziotti a difesa del cancello della villa. Immortalato il momento simbolico in cui Malinconico ha suonato il citofono della società senza ottenere risposta, i manifestanti a quel punto riconoscendo l’impossibilità di parlare con i vertici della società si sono dispersi amareggiati dall’atteggiamento delle famiglie della Deiulemar “ormai sono barricati in casa, non si fanno vedere in giro – spiega uno dei risparmiatori – ma hanno anche il coraggio di chiamare a casa per convincere i risparmiatori ad accettare il concordato”.
Sembrava dovesse concludersi con nulla di fatto il corteo di protesta ma invece contemporaneamente un gruppo di manifestanti intorno alle 20 aveva già assediato la strada tra via Veneto e via Marconi minacciando di bloccare i binari della Circumvesuviana. Ad accendere gli animi la tensione dei risparmiatori che con il passare del tempo vedono sempre più remota la possibilità di riottenere gli investimenti, tensione che ha portato allo scontro con le forze dell’ordine schierate in tenuta antisommossa: tre uomini sono stati fermati e identificati ma poco dopo rilasciati dalla polizia tra l’incredulità dei manifestanti che si sono visti rovinare la festa dagli episodi di violenza. Un tentativo anche questo di mantenere alta l’attenzione tra la popolazione e i media, i risparmiatori infatti non si arrendono “Dovremmo scendere in piazza ogni settimana – propone un manifestante – per tenere alta l’attenzione sulla nostra vicenda”. Intanto sul fronte legale lo stesso Malinconico annuncia che Italia dei Valori nella persona dell’On. Formisano formula un emendamento a un decreto legge del governo sulle imprese in crisi per con il quale si prevede che i requisiti previsti per l’applicazione della legge Marzano debbano essere posseduti o dalla singola azienda in crisi o anche dal gruppo di cui la stessa fa parte, così la legge potrebbe valere anche per la Deiulemar che consta di 500 dipendenti totali.
Carolina Esposito

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 13 giugno 2012