Il testo scritto da Ludovico Carnile è un manuale rivolto a tutti i professionisti, agli operatori e non della relazione d’aiuto

(a) Torre del Greco – Il testo scritto da Ludovico Carnile è un manuale rivolto a tutti i professionisti, agli operatori e non della relazione d’aiuto (psicologi; assistenti sociali; educatori; insegnanti; medici; genitori). In una prima parte viene riassunta la vita professionale dell’autore, dedicata alla fenomenologia (fenomenologia = approccio alla filosofia), mentre la seconda è dedicata alla metodologia dell’approccio fenomenologico, con l’esperienza denominata “gruppo-analisi dell’ess-erci”, centrata sull’intuizione e la valorizzazione dell’esperienza emotiva condivisa, non applicandola a persone con patologie psichiatriche ma a persone “sane”, all’interno delle esperienze di sportello-ascolto con ragazzi adolescenti, di seminari, di laboratori didattici, e professionisti che si avvicinavano in qualche modo o per una qualche ragione non solo alla formazione in counseling, iniziando osì un nuovo filone di ricerca metodologica, fondato sempre però sugli stessi riferimenti teorici della filosofia fenomenologicoesistenziale. L’aspetto peculiare di questo testo è il tentativo di far conoscere l’approccio fenomenologico non solo attraverso il counseling, (tecnica finalizzata a «consentire ad un individuo una visione realistica di sé e dell’ambiente sociale in cui si trova ad operare, in modo da poter meglio affrontare le scelte relative alla professione, al matrimonio, alla gestione dei rapporti interpersonali, con la riduzione al minimo della conflittualità dovuta a fattori soggettivi », ed è inoltre «un’attività di competenza relazionale che utilizza mezzi comunicazionali per agevolare l’autoconoscenza di se stessi attraverso la consapevolezza e lo sviluppo ottimale delle risorse personali, per migliorare il proprio stile di vita in maniera più soddisfacente e creativo»), ma anche a tutte le persone che per motivi di lavoro o per qualsiasi altro motivo, incontrano “l’altro”, e per altro Ludovico Carnile intende alunni, figli, colleghi di lavoro, amici, pazienti e noi stessi.
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 15 dicembre 2010