I piatti del festival preparati con ingredienti della tradizione enogastronomica campana

(a) Carmine Mazza, rinomato chef torrese, patron del ristorante “Il Poeta Vesuviano”, ha animato assieme ad altri rinomati chef campani i fornelli del teatro Palafiore di Sanremo in occasione dell’edizione 2012 del Festival. I piatti del festival sono stati tutti preparati con ingredienti appartenenti alla tradizione enogastronomica campana: dal provolone del monaco dop alla colatura di alici di Cetara, dalla pasta artigianale napoletana al pomodoro San Marzano … Il giornale La Torre ha voluto approfondire la conoscenza di questo giovane talento torrese (27 anni appena!).
Carmine, quando hai capito che volevi fare lo chef?
Avevo 12 anni quando ho iniziato a lavorare nei ristoranti di Torre del Greco. Appena terminati gli studi ho lavorato in strutture importanti, quali Il Gabbiano di Palinuro, il Capri Palace, il relais Don Alfonso … Poi a 23 anni, dopo la cosiddetta “gavetta”, ho deciso di aprire un ristorante tutto mio. Sono consapevole che la tipologia delle pietanze che propongo è diversa da quella dei piatti che impropriamente sono entrati a far parte della cultura enogastronomica torrese; la mia cucina sperimenta il connubio tra tradizione ed innovazione, l’abbondanza e l’esagerazione sono caratteristiche mai attribuibili ai miei piatti.
Il piatto che preferisci cucinare per gli ospiti del tuo ristorante e quello che preferisci cucinare a casa tua?
Il menù del mio ristornate è prevalentemente costituito da pietanze a base di pesce. I piatti che cucino a casa sono quelli della tradizione tipica campana: ragù, pasta e fagioli, polpette, pasta al forno…
La pietanza che più ti piace mangiare?
La pasta e fagioli è senza ombra di dubbio il mio piatto preferito.
Oltre che per gli artisti dell’edizione 2012 del Festival di Sanremo, hai mai cucinato per un personaggio famoso?
Pochi giorni fa l’attrice Isabella Ferrari ha pranzato al Poeta Vesuviano; ha voluto che le preparassi un menù composto esclusivamente da pietanze a base di pesce.
Aspiri alla stella Michelin?
Mi piacerebbe, ma non è per me fondamentale. L’importante è che sono consapevole che i clienti del mio ristorante sono soddisfatti e perciò disponibili a farvi ritorno.
Un ingrediente che non vuoi assolutamente utilizzare?
Non amo utilizzare ingredienti che non appartengono al territorio in cui vivo. La regione Campania è tra le più ricche di prodotti, è inutile procacciare ingredienti al di fuori dei suoi confini.
Maria Consiglia Izzo
 
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 22 febbraio 2012