Quando un mestiere non è solo un lavoro, ma diventa missione e passione

(a) Quando un mestiere non è solo un lavoro, ma diventa una missione e una passione così viscerale da mettere a rischio la propria stessa vita. Anna Politkovskaja, la giornalista russa assassinata il 7 ottobre 2006 perché scomoda per qualcuno, la vita ce l’ha rimessa. Da questa esperienza esemplare nasce il corto “Anna Politkovskaja. Concerto per voce solitaria” di Ferdinando Maddaloni, una rappresentazione a metà strada tra il documentario e la fiction, realizzata con specifiche tecniche di montaggio, che è stato proiettato sabato 26 e domenica 27 febbraio presso l’Ethnos Club, nell’ambito della rassegna teatrale “Sguardi contemporanei”. Alla fine della proiezione, sulla scia del teatro canzone di gaberiana memoria, la graffiante ironia del regista Maddaloni, la profonda sensibilità di Carmen Femiano, l’irriverente chitarra del cantautore Nicola Dragotto hanno dato vita ad un provocatorio concerto spettacolo. Preludio dell’evento è stato l’incontro di venerdì 25 febbraio svoltosi presso la galleria d’arte “Mediterranea”, nel corso del quale, oltre alla presentazione dello spettacolo, si è discusso di diverse tematiche da cui esso prende spunto: dalla libertà di stampa, alla situazione politica e sociale in diversi paesi del mondo, fino al contributo dell’arte.
 
Articolo già pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 9 marzo 2011