Torre del Greco – E’ stato un capodanno molto discusso, quello che ha accolto l’anno 2020. Discusso e pieno di rabbia per i risparmiatori coinvolti nel crac Deiulemar.
Tra le ultime notizie sul caso, non è sfuggito che uno dei membri della famiglia, Angelo Della Gatta, abbia passato la notte più ballata dell’anno in un noto locale, prestandosi a macchine fotografiche con sorriso sereno e tranquillo, nonostante la bega giudiziaria che coinvolge lui e la sua famiglia.

Uno di questi scatti, non è sfuggito ad un uomo delle istituzioni. Sul caso è infatti intervenuto Angelo Scarpati, magistrato presso il Tribunale di Torre Annunziata. E così, quest’ultimo non ha esitato a dire la sua di fronte ad una foto che ha fatto il giro del web avviando una diatriba con il gestore del locale nel quale brindava De Gatta.
“..ho visto – scrive Scarpati – in questi anni famiglie e vite distrutte a causa del fallimento Deiulemar, che ormai tre gradi di giudizio penale hanno inequivocamente riconosciuto come frutto di una dolosa preordinazione a danno di ignari obbligazionisti;ho visto ancora lacrime versate nel silenzio della disperazione di coloro che avevano perso tutto, privi finanche del lavoro!

E queste lacrime diventano ancora più amare nell’assistere, beffardamente e pubblicamente, all’ostentazione delle immagini ritraenti alcuni dei responsabili del fallimento di cui sopra, presenti alla serata del 31 dicembre che si è tenuta presso il locale da Lei gestito…Caro dott. Parisi, credo, da uomo anzitutto e poi da Magistrato, che esista sempre un naturale limite alle spietate regole economiche che guidano sovente il nostro operare, al fine di dar rilievo a più alti valori di umanità e soprattutto di equilibrio!Ciò che fa più male è, invero, l’ostentazione di certe immagini, ormai presenti su tutti i social, il che suona come un ulteriore pesante schiaffo ad una città in ginocchio dopo quell’oramai fatidico 12 gennaio 2012…doti di equilibrio che,credo,avrebbero potuto suggerire,in quella evenienza, di invitare,con il dovuto garbo, certe persone a non ostentare eccessivamente la loro presenza, tenendo magari, nel rispetto del sacrosanto diritto di divertirsi ad ogni costo, un profilo più basso e riservato!È con profondo rammarico, dott. Parisi, che Le esprimo il mio più netto dissenso morale rispetto a certi comportamenti, che pure si sarebbero potuti evitare con un non eccessivo sforzo!dissenso, da ultimo, che mi porterà a disertare da oggi in avanti la frequentazione del locale da Lei gestito,poiché la logica imprenditoriale ha le sue regole,ma a volte l’umanità grida più forte di essa!
Dott. Angelo Scarpati Magistrato”.