L’opinione

Lo ha tanto invocato e finalmente è arrivato. Un imprenditore forte, con un progetto ambizioso e con le idee chiare- proprio quello di cui il patron corallino ha sempre lamentato la mancanza- ha bussato alla porta di Gaglione. Il presidente, per il momento, ha solo aperto la porta ed ascoltato, ma adesso non può non lasciarlo entrare. Per tanti motivi. Innanzitutto ha trovato chi non gli ha “rinfacciato” quel “la cedo gratis” che Gaglione stesso annunciò a metà stagione. Anzi, Moxedano gli ha perfino prospettato una soluzione che possa fargli recuperare quanto speso per il manto erboso sintetico. Rimanere alla guida della Turris, poi, significherebbe dover costruire questa volta una vera corazzata- altro che squadra più forte degli ultimi dieci anni- e non, cosa ben diversa, una squadra che possa provare a vincere il campionato: Gaglione lo farebbe? Infine, la mancata cessione inasprirebbe ancor di più quella contestazione dei tifosi già iniziata lo scorso anno. Con la conseguenza di un “Liguori” puntualmente deserto ed un ambiente ostile e pesante nei confronti della squadra. Conviene proprio a tutti che Gaglione lasci: a lui, giunto ad un punto di non ritorno; alla Turris; a Torre del Greco e ai suoi tifosi. Questa cessione s’ha da fare…
AL
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 13 giugno 2013