L’opinione

La Turris vince e convince. Troppo debole il Nola, sia dal punto di vista fisico ma anche e soprattutto della qualità, per arginare una Turris a tratti dilagante. I bianconeri dell’ex tecnico La Cava possono poco o nulla contro una Turris apparsa troppo più forte a centrocampo ed in attacco. Le uniche occasioni avute dai nolani, poi, sono nate più dagli errori di una difesa in fase di rodaggio che per meriti propri. Nella prima uscita ufficiale della squadra del neo tecnico Di Nola, dunque, i corallini mostrano i muscoli ma anche qualche debolezza. Iniziamo dalla difesa. Bene gli under Iafullo con qualche ottima parata, il difensore Adaldo, arcigno e con ampi margini di miglioramento, e senza particolari sbavature le prestazioni di Montariello a sinistra e Raspaolo a destra. Per nulla convincente, invece, la gara di D’Aniello: nonostante qualche buon intervento, troppo grandi alcune incertezze in fase di marcatura- di testa, ad esempio, ha vinto pochissimi duelli- ed un retropassaggio di testa che si è trasformato in un assist per Vitale il cui tiro è stato salvato sulla linea da Adaldo. Si potrà obiettare che questa squadra oggi, così come nelle amichevoli, non ha preso gol, ma le sbavature ci sono state eccome. Si badi bene, il non aver preso gol è da vedere più, per non dire solo, come un demerito altrui che per un merito proprio. Difesa non bocciata, dunque, ma rinviata e forse l’innesto di un difensore esperto che guidi la difesa consentirebbe a questa squadra un salto di qualità enorme, per non dire decisivo. A centrocampo, superlative le prestazioni dei quattro in mediana. Qualità e quantità per la coppia centrale Amarante- Rinaldi: sempre bravi a guidare i compagni in fase di non possesso; sempre bravi ad abbassarsi per ricevere palla quando la stessa è nei piedi dei difensori-evitando, così, il gioco prevedibile fatto di lanci lunghi- sempre bravi in fase di interdizione e sempre bravi a spostare il gioco sulle fasce. Già, le fasce: proprio queste sembrano essere il vero punto di forza di questa Turris. Gli inserimenti di Polverino a sinistra avranno zittito chi rimpiangeva ancora Ottobre e quelli di Manzi a destra aumentato il rammarico per non averlo preso negli anni precedenti. Giocatori dai piedi buoni che danno qualità al centrocampo, quella qualità che noti nei cambi di campo fatti con semplicità estrema. Ottima impressione ha destato anche Iovene: la sua velocità, sia palla al piede sia quando si tratta di rincorrere gli avversari per recuperare palla, è disarmante. Se riesce ad aggiustare un pò anche la mira nel tiro, sarà ancora più pungente. Veniamo all’attacco: il gioco palla a terra e sulle fasce giova alla coppia Russo-Majella. I due gol di Majella nascono dai piedi di Manzi ed il gol di Russo da un calcio d’angolo battuto magistralmente da Polverino. Per non parlare del quarto gol quando con tre passaggi si è arrivati in porta. Russo e Majella, poi, si cercano, duettano e quando la palla è nella metà campo avversaria si ha sempre l’impressione che prima o poi si arriverà al tiro. A tutto questo, manca ancora la qualità di Poziello, lontano dalla migliore condizione fisica: eppure in quei dieci minuti di gioco, ha messo lo zampino sul gol di Amarante con un ottimo assit. Insomma, Turris bella, ma con qualche neo: a Di Nola il compito di eliminarli perché Domenica a Mazara del Vallo inizia il campionato. E sin da subito sarà vietato sbagliare.
Andrea Liguoro