Ieri, domenica 4 giugno, l’ultimo atto del campionato di calcio stagione 2022/2023. Per il Napoli, il festeggiamento ufficiale per la conquista dello scudetto, con la consegna della coppa ed i riconoscimenti, tra i tanti, per Spalletti, Kvara, Osimhen, Si chiude, così (almeno lo spero, non se ne può più di feste e festicciole!) un’annata – forse – irripetibile. Moltissimi i record conquistati dalla compagine di “Lucianone”; solo quello relativo ai punti totali in classifica resta saldamente legato al Napoli di Sarri.

E adesso? Che succede? Gran parte dei commentatori sportivi auspicavano l’inizio di un ciclo vincente, sotto la guida sapiente di Spalletti, con staff tecnico, squadra (solo due o tre innesti, per completare il già ricco organico) ed operatori di mercato ancora tutti all’ ombra del Vesuvio, e invece…

A cominciare dal mister, per sua stessa ammissione, passando per il direttore Giuntoli, Kim. Lozano, Osimhen (se arriverà l’offerta giusta per la sua cessione) una discreta quota degli “eroi” osannati per l’eccezionale campionato disputato, sembrano in viaggio per altri lidi. Una nuova rifondazione, come nella scorsa stagione? Non conosciamo le reali intenzioni di ADl. Però, non è detto che gli possa sempre andare di lusso, con la scoperta di nuovi talenti, anche se – per onestà intellettuale – nel passato prossimo e più remoto (vedi Cavani, Lavezzi, Kim, Kvara, ecc.), alla fine, ha avuto ragione lui.



A noi tifosi non resta che attendere, e sperare… Certo, non ci aspettiamo di vincere il tricolore tutti gli anni, ma la costituzione di una squadra in grado di lottare per il vertice in campionato, dignitosa nelle competizioni europee, questo sì, il presidente riteniamo lo debba al meraviglioso pubblico partenopeo!
Ernesto Pucciarelli