Siamo nel recupero di un intenso Roma-Napoli. I giallorossi attaccano come forsennati… A tempo scaduto, trovano un pareggio nel quale, forse, non speravano più. Stadio di San Siro, è di scena il Derby… Anche qui i tempi regolamentari sono finiti… L’Inter, obiettivamente poco fortunata, (pali, traverse, parate miracolose del portiere, ecc.) continua nel suo forcing e, al 93° il meritato pareggio.
Senza questi due minuti fatali, il Napoli si sarebbe trovato con tre punti ulteriori di vantaggio sui nerazzurri (non è detto, infatti, che i campioni di Inzaghi debbano necessariamente vincere il recupero con la Fiorentina!) Cinque possibili punti, pertanto… Un divario non certamente incolmabile, il campionato è ancora lungo, ma volete mettere l’iniezione di fiducia che gli azzurri di Conte avrebbero ricevuto dalla situazione testé descritta?
Va bene, è andata in altro modo, e dispiace perché al conseguimento del pareggio da parte dei romanisti hanno contribuito, non solo un pizzico di malasorte, ma anche una non disprezzabile serie di errori commessi dal nostro, sinora inappuntabile, mister. Ranieri aveva approntato una trappola per fermare il Napoli, nella quale i partenoperi sono ingenuamente caduti. Nel primo tempo, infatti, la Roma si è schierata in campo senza una buona parte di titolari, i più talentuosi, riservandosi di metterli in campo nei minuti finali, freschi, riposati e determinati. L’iniziativa del gioco, nel primo tempo, è stata lasciata totalmente nelle mani, anzi, nei piedi, degli azzurri, che sono andati in vantaggio, ma senza riuscire a chiudere la partita.
Il vantaggio minimo non è bastato per portare a casa i tre punti, e questo accade spesso quando si ritiene – sbagliando – di aver già vinto la partita e si gioca “rilassati”… I venti minuti finali dell’incontro sono stati determinanti: Conte ha operato sostituzioni che hanno evidentemente avvantaggiato i capitolini. Togliendo, infatti, gli attaccanti titolari ha reso possibile che anche i difensori avversari si potessero sganciare in avanti con più libertà, ed è stato proprio uno di questi (Angelino) a mettere a segno la rete del pari, abbastanza fortunosa, per il vero.
Nessun dramma, ci mancherebbe. può capitare, e alla fin fine un pareggio con la Roma all’Olimpico, sua roccaforte, non è proprio da buttar via. Resta solo l’amarezza per una vittoria che ci è sfuggita proprio all’ultimo secondo, per le ragioni suesposte, ma pure per le solite sviste arbitrali che, ormai, stanno diventando un’abitudine quando è il Napoli a scendere in campo!
Ernesto Pucciarelli
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