La gioia del “popolo partenopeo” per la conquista del quarto scudetto è stata immensa ed ha raggiunto il culmine con l’indimenticabile “sfilata” in via Caracciolo dei due pullman scoperti. Tutti sono stati coinvolti nei festeggiamenti, ripresi dalle televisioni del Mondo intero: tifosi, simpatizzanti, squadra, team tecnico, vertici societari. E’ stata festa totale, c’era una sola ombra, impalpabile, che aleggiava su tutto e su tutti: il rammarico per la decisione di Conte di andare via. I soliti bene informati davano per scontato l’abbandono del mister, maturato sin dallo scorso febbraio e irreversibile. La Juve? Il Milan? La stessa Inter? Ecco, l’unica indecisione riguardava la prossima destinazione del mister, comunque lontana da Napoli. A nulla sarebbero servite le pressioni (da parte dei collaboratori più vicini a Conte, dei giocatori, dei familiari, di ADL, dell’intera tifoseria) per fargli cambiare idea, quando Antonio decide, decide…
Si dava per certo anche il nome del suo sostituto sulla panchina azzurra; Massimiliano Allegri. “E va bene, ce ne faremo una ragione” – pensavano, rassegnati, i più. “Gli uomini passano, quello che resta in eterno è il Napoli” sentenziavano i ‘fatalisti’. Poi, c’è stato l’incontro con il presidente. Serve solo a formalizzare l’addio, insistevano i soliti ben informati, ma i (pochi) ottimisti tenevano accesa nel fondo, ma proprio nel fondo fondo, del loro cuore una fiammella di speranza…
E sono stati questi ultimi, alla fine, ad aver ragione. Al termine dell’incontro tra il mister e ADL, lo scarno, ma attesissimo messaggio: insieme, e ancora più forti! Conte ha ceduto, ha visto la buona volontà del presidente di accontentarlo in ogni sua richiesta, dal potenziamento del parco-giocatori, alla creazione di appropriate strutture sportive e societarie. Si riparte per una nuova avventura, obiettivo Champions, non con la presunzione di vincerla ma di fornire prestazioni che riempiano di soddisfazione tutti quelli che ‘soffrono’ e ‘gioiscono’ per i colori azzurri. Senza tralasciare, naturalmente, la possibilità di conseguire risultati soddisfacenti anche in campo nazionale. Non poniamo limiti alla Provvidenza!
Ernesto Pucciarelli