
La partita con il Genoa, a detta dei tanti “soloni” che pontificano sul ‘pallone’, era la più facile fra le tre che separavano il Napoli dall’agognato trionfo in campionato: il grifone era salvo, non aveva nulla da chiedere al campionato, veniva da tre sconfite consecutive… Poteva mettere in difficoltà il Napoli già in “odore di scudetto? Impossibile, oltretutto con i rossoblù è in atto da molti anni un solidale gemellaggio… Vieira ci aveva messo anche del suo per farci stare tranquilli, schierando in difesa un manipolo di imberbi, sconosciuti, giovanotti ed un portiere ultratrentenne al suo esordio in SerieA.
Ma come, al solito, tra il dire e il fare… Non dire gatto se non ce l’hai nel sacco! Sul campo, il Genoa ha dimostrato delle doti di carattere inattese, un impegno degno di miglior causa (sembravano loro in lotta per lo scudetto!) una notevole solidità difensisa, un attacco a dir poco micidiale (due tiri in porta, due reti, con Meret andato in giro per farfalle!). Ed eccoci servito un ennesimo, sciagurato, pari che riporta l’Inter ad appena un punto di distacco in classifica.
Guai a distrarsi, nelle prossime due! I nerazzurri sono lì, come falchi, pronti a ghermire la preda, con buona pace per i sempre soliti “esperti” che giudicavano i milanesi già e soltanto con la testa alla finale di Champions. Ieri sera il Napoli ha mostrato i difetti di sempre: sterilità offensiva, distrazioni in difesa, incapacità di ‘chiudere’ le partite una volta andati in vantaggio. Inoltre, mister Conte ha commesso, a mio modesto parere, almeno due errori imperdonabili: Lobotka subito in campo (e subito fuori, per infortunio!); la sostituzione di Raspadori, al momento il più in forma degli attaccanti.
![]() |
Potrebbe anche interessarti:
In Campania c’è il comune più piccolo d’Italia e uno dei borghi più belli del Belpaese: scopri dove |
Adesso è diventato tutto più difficile, la partita con un Parma non ancora al sicuro minaccia scintille, e pure il Cagliari potrebbe avere necessità di far risultato, in questo incandescente finale di stagione. Però, proviamo a pensare positivo, anche in questo momento che potrebbe far nascere sconforto e negatività: siamo ancora noi, in vantaggio, due partite giocate come Dio (e Conte!) comanda e non dovrò riporre mestamente in un cassetto la sciarpa azzurra con su la scritta ” 4″ che ho già acquistata!
Ernesto Pucciarelli
