In cucina con Angie

Quando parliamo di zeppole, facciamo riferimento a quelle che vengono preparate in occasione delle festività natalizie, la cui tradizione è tipica della Penisola Sorrentina, fiore all’occhiello della gastronomia locale, da non confondere con quelle di San Giuseppe. Il periodo più adatto per gustarle è senz’altro quello che va da dicembrea gennaio. A tavola, quindi, non possono mancare le nostre tradizionali zeppole o “antichi scauratielli”, ciambelline fritte preparate con una pasta a base di farina, acqua ed anice, e condite con miele profumato e scorzette d’arancio e i cosiddetti “riavulilli”, una miriade di confettini multicolore.
Ed ecco a voi la ricetta di “zia Maria”(si rifà alla tradizionale zeppola natalizia della Penisola Sorrentina o “antico scauratiello”).
 
<u>Per la realizzazione di 100 zeppole, Ingredienti: </u>
5 tazze d’acqua, – 5 tazze di farina, – 1 pizzico di sale, – odore di anice (1/2 bicchiere),
<u>per il condimento:</u>
– 1 Kg. di miele, – buccia d’arancio, – buccia di limone, – anice, – rosmarino
<u>-Esecuzione: </u>Mettete acqua, anice e sale, con bucce di arancia e limone di Sorrento, sul fuoco e al primo bollore, eliminate le bucce versate di getto la farina setacciata. Mescolate con la cucchiarella(cucchiaio di legno) il composto sul fuoco fino a quando non si staccherà dalle pareti della pentola. Versate la pasta ottenuta su di un ripiano che avrete preventivamente unto e lavoratela, con forza, molto bene in modo da renderla liscia e omogenea al massimo. Tagliatela a pezzetti e arrotolatela con le mani in modo da ottenere dei bastoncini di circa cm. 15 di lunghezza che si avvolgono su se stessi. Friggete in abbondante olio bollente, fate assorbire il grasso su carta da pane. Infine immergete le zeppole nel miele precedentemente messo in una pentola sul fuoco a cui avrete unito anice la buccia di limone e dell’arancia. Cospargete di confettini colorati quelli che qui vengono chiamati Riavulillie decorate con rosmarino fresco. Ora dovete solo gustarle e ricordare la dedizione e la fatica di chi le prepara.

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 5 dicembre 2012