TORRE ANTICA

Nell’ottobre del 1889 esce il primo numero della Cronaca Torrese.
Il giornale che è “organo di tanti laboriosi giovani è espressione esatta di uomini educati alla vera libertà, al Bene del Paese al Lavoro”. Questa la motivazione del primo foglio, letto nella sede della Società di Mutuo Soccorso della città, che dà il segno di un impegno, non certo classista, ma attento ai temi e problemi del mondo del lavoro evitando estremismi:” vi dico fin d’ora:che noi non saremo giammai cascanti della sagrestia,ma nemmeno seguaci delle norme che indussero alla sanguinolenta rivoluzione del popolo francese nel 1789”. Il primo numero prende il via a pochi giorni prima delle elezioni amministrative che guarda caso prevedevano l’elezione di trenta consiglieri.
Il secondo numero esce senza la scritta”organo degli interessi torresi” per far posto a “settimanale indipendente” Sul piano politico ciò corrisponde ad un sostegno esplicito ai candidati che non sono presenti nel listone di maggioranza, ma come indipendenti. Il periodico pur dedicando considerevoli numeri di colonne a racconti ed informazioni su attività di teatri e ritrovi dei comuni vesuviani rivolge attenzione ai fatti e problemi della gestione amministrativa del municipio permettendo alla cittadinanza,o meglio a quella parte di essa che sa leggere, di seguire la civica amministrazione.
Con il numero 5 (novembre 1889) prende il nome di Corriere Vesuviano, riduce gli spazi dei fatti e cura più le corrispondenze dei comuni vesuviani. Pochi anni dopo inizia le pubblicazioni un’altra testata :”Il Momento, organo amministrativo di Torre del Greco.” Primo numero giugno 1895 , il clima politico è particolarmente teso perché nell’estate si svolsero le elezioni amministrative cui succede il commissario e nuove elezioni dopo dodici mesi. Il giornale è completamente immerso nella battaglia amministrativa ed esprime giudizi su tutti i candidati alla carica di consigliere. Il direttore Osvaldo MAGLIONE e la redazione, al fine della valutazione degli aspiranti, espongono al lettore:” noi ligi al vero ed all’onesto,vediamo la necessità di scegliere fra il vecchio ed il nuovo elemento,persone adatte ai nostri bisogni. Fra tante nullità se vi è del buono, davvero, si faccia avanti,ormai il paese ha bisogno di uomini seri coscienziosi ed intelligenti”. L’esito della votazione che non vede un suffragio esteso per i candidati, è commentato con toni cauti e la proposta giornalistica viene improntata ad un robusto realismo politico:” la maggioranza deve assecondare la volontà del paese,unendosi al gruppo degli onesti. Solo così dopo tanto buio usciremo a riveder le stelle.” Giornalismo del tempo..torrese
Ranesi