In cucina con Angie Cafiero

Il Casatiello è tipico della tradizione culinaria napoletana del giorno di Pasqua, ma sicuramente non è tra le vivande più dietetiche. Appartiene alla famiglia delle torte pasquali salate, il tortano. Sofficissimo e profumato dolce pasquale, meno noto della pastiera, gioia di grandi e piccini, nella tipica ricetta sorrentina.
Ingredienti: farina 500gr; acqua tiepida dl3; lievito di birra gr.25; strutto gr.150; pecorino romano; parmigiano grattugiato gr.50; provolone gr.100; salame gr.100 ; ciccioli fatti in casa o pancetta gr.50; 6 uova; pepe in abbondanza; sale
Esecuzione: Versate in una ciotola il lievito on poca acqua tiepida e un pizzico di sale ed unite tanta farina quanto ne occorrerà per ottenere un panello ben lavorato e morbido che porrete a lievitare, coperto con un tovagliolo in un luogo tiepido, fino a quando non sarà aumentato di volume, per circa 30 minuti. Prendete ora il panello, ponetelo sulla spianatoia, unite tutta la farina, lo strutto, lasciandone un po’ da parte per ungere lo stampo, e lavorate bene l’impasto, aggiungendo l’acqua tiepida necessaria per avere una pasta molto soda, lavorando con energia. Ora stendetela sul piano di lavoro in forma rettangolare, spargetela con il provolone ed il salame tagliati a dadini, due uova sode tagliate a spicchi, i ciccioli, per questa ricetta andrebbero, quelli fatti in casa, ottenuti dalla spremitura dei residui di lardo fatti sciogliere sulla fiamma per ottenere lo strutto, parmigiano grattugiato, pecorino romano e pepe in abbondanza. Arrotolate l’impasto in forma di cilindro e chiudetelo poi a ciambella. Ungete molto bene di strutto uno stampo a pareti lisce con un foro centrale, ponetevi il tortano e fatelo lievitare di nuovo in luogo tiepido. Quando la ciambella sarà ben lievitata, formate con i polpastrelli delle dita, delle fossette in modo da far posto a 4 uova che fermerete poi con delle liste della stessa pasta. Nel forno le uova cuoceranno insieme al tortano. Il forno dovrà essere ben caldo (200 gradi) e la cottura dovrà durare una quarantina di minuti. Può essere servito sia caldo che freddo.
 
Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 4 aprile 2012