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Quando si decide di iniziare un percorso di dimagrimento, spesso si sceglie di iniziare il “piano d ’attacco” iscrivendosi in palestra o comunque iniziando a prat icare una attività fisica (es. corsa all’aria aperta, bicicletta e cc.) Si tratta di un’ottima strategia da ottimizzare con la gradualità nello sforzo e con la costanza nel tempo. Tuttavia, spesso accade che i risultati non sembrino poi tanto soddisfacenti. Quali possono essere le cause di questa delusione? Innanzitutto, è possibile che l’aspettativa di perdere peso velocemente sia troppo elevata. La perdita di peso è in genere un processo molto lento, soprattutto se contemporaneamente non viene anche ridotto l’apporto di cibo. Inoltre, quando ci si allena si costruisce massa muscolare, e il muscolo pesa di più del tessuto adiposo (grasso), per cui può accadere che si perda grasso corporeo e che i vestiti inizino a risultare più larghi, senza però che questo si rifletta sul peso osservato sulla bilancia. Al di là di ciò, purtroppo accade anche che contemporaneamente vengano fatte scelte alimentari inappropriate, magari perché si cerca una auto-ricompensa dopo l’esercizio fisico. Infatti, molte persone non sanno quante calorie si consumano con l’esercizio, o quante se ne possono introdurre mangiando. In definitiva, la dieta e l’esercizio fisico, inteso come stile di vita attivo, vanno tenuti entrambi sotto controllo quando correggere il proprio peso. E il regime di allenamento va mantenuto costante nel tempo non solo per controllare il peso corporeo, ma anche per mantenere il corpo allenato ed uno stile di vita complessivamente attivo.
Dott.ssa Roberta Barone Lumaga
Biologa Nutrizionista
Dottore di Ricerca in “Alimenti e salute”

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 10 aprile 2013