La società informa la società

E’ molto semplice chiedersi “Cosa mi aspetto dal mondo?” poichè è altrettanto semplice rispondersi  e criticare un mondo che, secondo noi, non ha niente da offrire se non il suo lato peggiore. Ma ci siamo mai chiesti “Cosa il mondo si aspetta da me?” Certo quando si tratta di parlare di se stessi e di mettersi in discussione è normale arricciare il naso e cambiare argomento. Si perché l’uomo è così, naturalmente egoista, come diceva il filosofo Hobbes, agisce solo ed esclusivamente in funzione di se stesso e, quindi, della sua volontà, affermava Shopenhauer. Una volontà di affermazione , vittoria, rivincita che non sempre ci fa vedere le cose con razionalità e giudizio. Eppure basterebbe semplicemente farci questa domanda per renderci conto che non tutto è così marcio, sarebbe come vedere il bicchiere mezzo pieno anzicchè mezzo vuoto. Capiremmo sicuramente che possiamo fare qualcosa di davvero importante se solo cercassimo di andare oltre l’alone buio e tetro che ricopre le città, i paesi, il globo e la mente umana. Non è più il momento di esitare e di rimandare a domani ciò che si può fare oggi. I social network non fanno che parlare del calendario Maya e della fine del mondo che dovrebbe avvenire a breve. Se diamo per scontato che quel che dicono sia falso non ci vogliono di certo i Maya per comprendere che la situazione che stiamo vivendo a livello mondiale da un punto di vista ambientale, sociale e culturale merita la nostra massima attenzione e la nostra passività. Quindi, cosa si aspetta il mondo da noi? Si aspetta che agiamo, che la smettessimo di guardare le cose dall’alto come se non ci riguardassero, che poniamo fine alle guerre e ai disguidi, che diciamo basta alle lotte di potere, all’inquinamento, ai disboscamenti, alla fame nel terzo mondo,  al razzismo, alla criminalità, allo sfruttamento, alla violenza e a molte altre piaghe che lacerano questo mondo.  Come sappiamo non sono le grandi imprese a cambiare il mondo bensì le piccole accortezze a fare la differenza.
Alessia Rivieccio

Articolo pubblicato sull’edizione cartacea in edicola il 5 dicembre 2012