Al centro il mistero s’infittisce. Come mai Antonino Lopez non era presente per l’Ncd all’ultima riunione del “patto dei moderati e del centrodestra”, lasciando soli Gennaro Granato e Rosario Rivieccio? Rumors sempre più insistenti vogliono il gruppo guidato da Donato Capone (composto, oltre che dal consigliere provinciale, proprio da Antonino Lopez, Salvatore Antifono, Antonio Renzullo, l’ex An Mirabella, Felice Gaglione, Carmine Gentile e Vincenzo Porzio) in cerca di un altro contenitore politico (Noi Sud?) per appoggiare Ciro Borriello nella corsa verso Palazzo Baronale.

Tornando alla riunione di lunedì scorso dove si sono avviate le basi per un patto tra moderati e centrodestra si è parlato soprattutto di programmi, mentre un breve accenno sul possibile candidato a sindaco è stato fatto da Granato che ha detto che “ci dovrà essere discontinuità col passato”, ovvero nessun candidato che abbia già ricoperto il ruolo di primo cittadino. Nessuna preclusione alle primarie, ma “in un momento delicato come questo si farebbe solo da sponda a beceri personalismi”, ha sentenziato il segretario particolare di Gioacchino Alfano. Filippo Colantonio (presente con il suo movimento Prima Torre Prima) ha specificato che se il centrodestra non dovesse riuscire a proporre un candidato unitario, allora sarebbe pronto a correre da solo, sorretto dalla sua lista civica. Alla riunione, oltre a quelli già menzionati, erano presenti anche: Michele Polese e Giovanni Palomba (Forza Italia); Alfonso Fasolino, Antonio Donadio, Mario Altiero e Ciro Di Donna (Udc); Gennaro Torrese e Antonio Sorrentino (Nova civitas); Nello Garofalo (Fratelli d’Italia); Antonio Borrelli (Popolari per l’Italia); Raffaele Russo (Idv); Ciro Piccirillo e Michele Langella (associazione Insieme). Dalle parti di via Del Monte, invece, pettegolezzi raccontano che l’ex sindaco Valerio Ciavolino, prima di stringere un patto con Ciro Borriello, stia cercando garanzie presso l’uomo forte degli azzurri in Campania, Luigi Cesaro. Insomma, nulla sembra ancora scontato e le tensioni tra i pro e gli anti-Borriello sono destinate a crescere nei prossimi giorni.
Alfonso Ancona